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Mercoledì 17 Aprile 2013
La moda fa bene al territorio
Ed è Como a dare lezione
All'Accademia di Belle arti Galli un dibattito che vede protagonisti formazione e aziende
Un dibattito sbocciato ieri sera all'Accademia di Belle Arti "Aldo Galli", a partire dal libro scritto da Francesca Romana Rinaldi e Salvo Testa. Ambiente, società, media, cultura: un modello manageriale deve mettere a sistema questi elementi, integrando estetica ed etica. Tutto questo perché «è necessario che l'Italia si riappropri di una leadership e che la filiera diventi vetrina, ciò che si comunica». Far capire che un'impresa ha tanti attori, che non devono sparire dalla "scena" del consumatore. La cosiddetta filiera, spesso soffocata dal brand.
Como è però già avanti su questo percorso. Come ha trasmesso con passione l'imprenditore Moritz Mantero. Che però ha fatto notare una differenza, sulla scia del recente Salone del Mobile: Cantù ha mantenuto il marchio delle aziende e un pezzo di arredo viene identificato con loro. A Como, invece, non si parla tanto dell'impresa, quanto del brand che si rivolge a essa.
«Abbiamo ricevuto un documento di 41 pagine da un'azienda degli Usa - ha concluso con orgoglio - per essere approvati come fornitori e siamo fieri di rispettare tutti i punti toccati dal libro».
Dal canto suo Fulvio Alvisi, vicepresidente della Camera di commercio, ha ribadito questo orgoglio: «Dobbiamo esportare anche il nostro modo di lavorare. Come Camera abbiamo sviluppato poi il percorso di tracciabilità. E ci sono altre svolte, come attraverso l'uso dei cellulare per leggere la provenienza di una scarpa e un domani anche per pagarla».
Un orgoglio trasmesso anche dall'imprenditore Marco Taiana e dall'Accademia Galli, che punta sulla formazione nel fashion.
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