Como, Rumesh e il vigile
L'idea: «Agenti da disarmare»

Il consigliere comunale Marco Servettini, in maggioranza, propone di togliere le armi a tutti gli agenti della polizia locale. Nel frattempo la giunta deve decidere se reintegrare l'agente che sparò a Rumesh

COMO - C'è il vigile Marco Dianati, l'agente che sparò a Rumesh, che chiede il reintegro. Ma su questo dovrà decidere la giunta comunale. E poi c'è il consigliere di maggioranza Marco Servettini, di Amo la mia città, che propone di togliere le armi a tutti gli agenti di polizia locale.

Insomma, a distanza di 7 anni, il caso Rumesh, il giovane ferito alla testa da un colpo di pistola esploso dal vigile in borghese, che faceva parte del famigerato Nucleo antiwriters, torna a far discutere.

Dianati ha infatti chiesto il reintegro, che è una possibilità concessagli dalla legge dopo che si era dimesso due anni fa. La giunta deve decidere se accogliere tale richiesta, decidendo se sia opportuno che l'agente torni in servizio proprio a Como.

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Eco di Bergamo Il caso Rumesh