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Martedì 12 Maggio 2009
«Gandola si dimetta da Spt»
E il Pd presenterà un esposto
Opposizione in tribunale sulla vendita. Oggi consiglio di amministrazione della Holding
Durissima presa di posizione dell’opposizione di Palazzo Cernezzi sul caso della cessione del ramo noleggi di Spt Spa. I consiglieri di minoranza chiedono le «dimissioni immediate» del presidente della holding, Gianandrea Gandola o, qualora non intendesse abbandonare la poltrona, la sua revoca. Ma non finisce qui. Il capogruppo del Pd, Luca Gaffuri, ha dichiarato ieri nella conferenza stampa convocata sulla vicenda che «una volta che ci verrà fornita tutta la documentazione richiesta potremo fare un esposto alla Procura». L’esposto potrebbe essere presentato già entro la fine di questa settimana. Intanto oggi alle 18 è prevista la riunione del cda di Spt Spa. Due consiglieri del cda hanno già anticipato che chiederanno spiegazioni riguardo i punti poco chiari dell’alienazione del ramo d’azienda. Venerdì alle 9.30 le commissioni consiliari 1 e 4 ascolteranno Gandola, i revisori dei conti e i cinque membri del cda.
RICHIESTA DI DIMISSIONI Donato Supino (Prc) ha ripercorso le tappe della vicenda, dalla pubblicazione del bando sul quotidiano romano Il Tempo fino all’avvenuta cessione del ramo noleggi alla Basco di Olgiate, che si è aggiudicata la gara con un’offerta di 401mila euro a fronte di un valore del solo parco autobus stimabile intorno ai 670mila euro. «Qui ci sono gli estremi non solo per chiedere le dimissioni di Gandola ma per fare una valutazione su quali controlli abbia effettuato il cda». Il segretario cittadino del Pd, Stefano Legnani, ha aggiunto: «I consiglieri comunali chiederanno tutti i documenti. Trattandosi di una società partecipata hanno il diritto ad averli. Rispetto alle posizioni prese dal senatore Alessio Butti e dal sindaco Stefano Bruni è più apprezzabile quella del presidente della Provincia Leonardo Carioni che almeno chiede chiarezza e non si dice solo incuriosito».
PRONTI ALL’ESPOSTO «Se gli aspetti emersi riguardanti il prezzo e le modalità della compravendita dovessero essere confermati – ha spiegato Marcello Iantorno – saremmo davanti a un fatto grave. Si può chiedere di bloccare il pagamento, ci sono i requisiti anche per chiedere uno scioglimento del contratto. Se ci sono illeciti gravi l’amministrazione ha l’obbligo giuridico di inoltrare agli organi competenti l’esito di questa verifica». Il consigliere Vittorio Mottola ha chiesto una seduta unita Comune-Provincia per discutere il problema. Infine, Gaffuri ha concluso: «Vorrei capire chi ha dato l’indirizzo per l’operazione: il consiglio comunale non sembra si sia espresso in merito. Sorprende che nonostante richieste esplicite la documentazione non sia ancora stata resa pubblica. Chiediamo le dimissioni immediate di Gandola e valuteremo le responsabilità politiche dell’accaduto. Una volta che avremo tutta la documentazione, potremmo fare un esposto alla Procura».
IL CDA VUOLE SAPERE Oggi alle 18 si riunirà il cda. I consiglieri chiederanno spiegazioni. Flavia Farina (quota Lega) ha spiegato che «Gandola deve chiarire ciò che abbiamo appreso dai giornali in questi giorni e, quindi, dovrà fornire tutta la documentazione». La priorità di Fiorenzo Bongiasca (Pdl) sarà invece quella di «approfondire la questione relativa all’incarico che Gandola ha assunto come direttore di esercizio nella società che ha vinto la gara».
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