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Mercoledì 20 Maggio 2009
A Como le pensioni più basse
Tre su quattro sotto i mille euro
La media è di 765 al mese, 10% in meno rispetto al resto della Lombardia
«Dal 2002 - ha esordito Luraghi - i pensionati aumentano, in relazione all’incremento della popolazione e all’allungamento della vita. Ma l’importo medio delle pensioni, in provincia di Como, è del 10% più basso rispetto alla media lombarda, 765 euro mensili contro gli 835 in Lombardia. Due terzi delle pensioni sono percepite da ex lavoratori dipendenti; il 75% delle pensioni è inferiore ai 1.000 euro mensili, il 62% inferiore ai 750 euro mensili. Sono importi molto bassi e, per giunta, i pensionati hanno perso progressivamente potere d’acquisto».
Problemi rilevanti di tipo sociale: la popolazione ultrasessantacinquenne attualmente è di 108.000 unità, cioè rappresenta oltre il 20% del totale dei residenti in provincia, ma la fascia d’età tra i 54 e i 65 anni conta 71.000 unità: «Nei prossimi anni - commenta Luraghi - si assisterà a una crescita esponenziale degli anziani. Ma anche a una crescita esponenziale della solitudine. Già oggi, in provincia di Como, sono 56.000 le persone sole con più di 54 anni, pari, ormai, al 10% della popolazione. Che cosa succede a tante persone sole quando si ammalano e quando hanno bisogno?». La risposta dei sindacati: la società e dunque gli amministratori più vicini, i Comuni, senza escludere le responsabilità dei livelli istituzionali superiori, devono farsene carico, con interventi d’emergenza ed interventi di prospettiva. Da diverso tempo, i sindacati intrattengono trattative e firmano accordi con i Comuni, sugli sgravi fiscali, sulle tariffe e sui servizi ed è un modo, diretto o indiretto, per aiutare anche le famiglie e i giovani.
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