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Lunedì 08 Giugno 2009
Seggi e urne chiusi, per l'Europa
al voto solo il 71,16 %
Affluenza in calo rispetto al 2004. Dato cittadino al 63,36 %
In città il dato di affluenza è in calo. Sabato, primo giorno, alla chiusura a livello provinciale aveva votato il 16,72% (nel 2004 il dato era stato del 20.36%, ossìa 94.535 comaschi sui 464.428 aventi diritto). Il capoluogo, in particolare, non ha brillato per affluenza alle urne: 15,37% contro il 19,39% delle elezioni precedenti.
Ieri, a mezzogiorno, in tutto il Comasco il dato dell’affluenza era salito al 32.32% (il 36.09% nel 2004) e, in città, al 29.86% (il 34.64% cinque anni fa).
Alle 19 nuovo aggiornamento dalla Prefettura di via Volta: aveva votato il 59.42% in tutta la provincia rispetto al 62.60% del 2004. In città il 52.96% contro il 57,41%.
Il dato definitivo è arrivato poco dopo la chiusura dei seggi, alle 22. Complessivamente sul Lario, in 162 Comuni, ha votato il 71,16 % rispetto al 75,08 % di cinque anni fa. Nel capoluogo ha votato il 63,36 % mentre nel 2004 era stato il 68,46 %.
Nella giornata di oggi saranno ultimate le operazioni di spoglio, mentre per le comunali dei 109 Comuni si inizierà questo pomeriggio alle 14 con il conteggio delle preferenze.
Il via vai dalle sedi di seggio si è protratto ininterrottamente per tutta la giornata, senza particolari problemi. «Abbiamo ricevuto parecchie telefonate di chiarimenti - ha chiarito la dirigente di Palazzo Cernezzi Domizia De Rocchi - ma non si è verificato nulla di anomalo. Tutto si è svolto regolarmente». Come di consueto numerose le rinunce di scrutatori e presidenti di seggio, rimpiazzati entro sabato mattina.
In calo anche il numero dei comaschi aventi diritto al voto: 68.586 (di cui 36.660 donne e 31.926 uomini), circa 1500 in meno rispetto a cinque anni fa (70.169), mentre nel 1999 erano 72.876. In pratica in dieci anni si sono "persi" quasi 4.300 elettori soltanto nel capoluogo.
Superlavoro, comunque, in Comune per la richiesta di duplicati delle tessere elettorali e per le carte d’identità. Dopo i 160 smemorati di sabato, ieri se ne sono presentati altri 112. Vanno poi aggiunte le 131 nuove tessere rilasciate ai neo maggiorenni e a coloro che hanno cambiato residenza. Il bilancio delle carte d’identità segna 48 nuovi documenti e 50 prorogati per altri cinque anni (con l’apposito timbro).
In ogni caso i comaschi migliorano: nell’ultima tornata elettorale per le Europee erano stati ben 800 gli smemorati che avevano perso la tessera per votare. E non erano mancati ritrovamenti in extremis nei cassetti di casa con più di una persona che si era presentata al seggio sia con l’originale sia con il duplicato. Altra differenza rispetto al 2004 la sperimentazione del voto elettronico: voluta dall’allora ministro all’Innovazione tecnologica Lucio Stanca nei seggi di via Perti e via Fiume, non è stata poi più riproposta in città e nemmeno sul territorio provinciale.
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