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Mercoledì 08 Luglio 2009
Il pedofilo dovrà aiutare gli anziani
Condannato ai servizi sociali un comasco accusato di aver scaricato dal web foto pedopornografiche
Tutto nasce da una denuncia presentata dai genitori di un ragazzino, secondo i quali il figlio avrebbe subito attenzioni morbose da parte del 39enne comasco. L’uomo, che avrebbe avvicinato il ragazzino mentre lavorava in una società sportiva comasca (i cui dirigenti lo hanno allontanato proprio in seguito alle accuse a lui mosse), aveva ricevuto la visita degli agenti incaricati di indagare sulla denuncia a suo carico. Nel corso della perquisizione gli investigatori avevano anche sequestrato il computer, nel quale vi erano decine e decine di fotografie raffiguranti minorenni.
Mentre il fascicolo aperto dalla procura per le presunte molestie sessuali è stato archiviato, dopo mesi di accertamenti, la magistratura ha chiesto e ottenuto il processo per la detenzione di materiale pedopornografico. Una perizia aveva dimostrato che l’imputato era da un anno e mezzo che scaricava da internet foto hard che ritraevano minorenni. L’avvocato difensore, inizialmente, aveva proposto un patteggiamento ad appena due mesi di reclusione, una pena ritenuta dal giudice decisamente troppo bassa. Alla fine, con l’accordo del pubblico ministero d’udienza, Maurizia Vezzoli, ieri mattina il giudice Maria Luisa Lo Gatto ha letto la sentenza: un anno di carcere, con pena sospesa a una condizione.
Nella sua sentenza il magistrato ha espressamente previsto che l’imputato, per evitare di finire in cella, dovrà prestare servizio cinque giorni la settimana, tutte le mattine dal lunedì al venerdì, presso la cooperativa Lario Service di Como.
Di fatto per dieci mesi il 39enne imputato di detenzione di scatti pedofili presterà assistenza agli anziani. E non potrà sgarrare, salvo assenze giustificate: entro un paio di settimane dopo che la sentenza è passata in giudicato l’uomo dovrà presentarsi ai responsabili di Lario Service e aiutarli per dieci mesi, pena l’apertura delle porte del carcere.
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