Homepage / Como città
Sabato 11 Luglio 2009
Stadio, quando il Como giocherà
il quartiere spaccato in due
Il piano della questura: barriere e transenne per dividere gli ultras
Blocchi in cemento per separare i tifosi e transenne per consentire alle forze dell’ordine di controllare gli spettatori. Le domeniche del pallone per il Como in serie C trasformeranno la zona stadio in una sorta di area off limit, con barriere destinate a spaccare in due il quartiere e dividere per l’intera giornata la fetta che dà sui giardini pubblici da quella che orbita attorno all’hangar dell’Aeroclub. Eppure, nonostante gli inevitabili disagi per l’intera zona e i residenti, l’assessore Fulvio Caradonna è costretto ad ammettere che «la Questura è stata indulgente, perché le richieste potevano essere ben più pressanti».
La riunione della Commissione provinciale di vigilanza, che si è tenuta ieri mattina in Prefettura alla presenza (tra gli altri) di Caradonna, dei vertici del Calcio Como e del questore Massimo Maria Mazza, si è chiusa con un interlocutorio arrivederci, in attesa che il Comune predisponga un progetto da presentare e far approvare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Spaccato in due - Il quartiere attorno al Sinigaglia, con l’inizio della nuova stagione, sarà letteralmente spezzato in due nelle domeniche calcistiche. Il questore, infatti, ha chiesto - sulla base del decreto Pisanu sulla gestione della sicurezza in occasione degli avvenimenti sportivi - che il Comune e il Calcio Como si attivino per recuperare jersey o grate in alluminio destinate a chiudere il passaggio a chiunque sia in viale Sinigaglia, all’altezza della piscina, che in viale Puecher, più o meno alla Canottieri. La barriera andrà da lato a lato e servirà per tenere ben separate le opposte tifoserie.
Le transenne - Altro punto critico l’ingresso allo stadio. Il questore ha chiesto delle transenne di prefiltraggio del pubblico all’esterno del Sinigaglia, con camminamenti obbligati dai quali far passare una persona alla volta e agevolare le operazioni di controllo dei tifosi. Per impedire che le transenne possano trasformarsi in armi improprie a disposizione degli ultras, il questore ha anche sottolineato che dovranno essere ancorate all’asfalto.
Come per il G8 - «Abbiamo già un’idea chiara sugli interventi che dovranno essere fatti - ha commentato, dopo la riunione, l’assessore Caradonna - Per le transenne dovremo solo valutarne il numero, mentre per quanto riguarda le barriere da piazzare in viale Sinigaglia e viale Puecher abbiamo già preso contatti con l’impresa che fornisce jersey omologati, gli stessi utilizzati anche per il G8 dell’Aquila». Il costo per l’acquisto del materia si aggira sui 20/30mila euro, che dovrebbero teoricamente essere messi a carico del Calcio Como. «Dalla società sono giunti messaggi e segnali rassicuranti - commenta ancora Caradonna - Spero si assumano l’onere di questo investimento per la sicurezza».
Tempi brevi - Mercoledì prossimo l’assessore relazionerà in giunta, dove presenterà anche il progetto che sarà sottoposto al Comitato per l’ordine e la sicurezza. «In quella data - conclude Fulvio Caradonna - spero di aver avuto rassicurazioni da parte del Calcio Como sulla loro collaborazione. In caso contrario vedremo quale sarà il mandato della giunta. Ripeto: sono ottimista. Nella storia dei rapporti tra noi e la società si è sempre atteso l’ultimo momento per risolvere ogni problema, spero che questa volta non accada».
P. Mor.
© RIPRODUZIONE RISERVATA