Sfiducia a Francesco Cattaneo
Solo 23 consiglieri rispondono presente

Oggi la conferma della data. Assente anche metà opposizione
Voci insistenti di dimissioni, auspicate da molti esponenti Pdl

Sono 23 i consiglieri comunali che hanno garantito la loro presenza alla seduta straordinaria che sarà convocata il 30 luglio per discutere la mozione di sfiducia al vicesindaco Francesco Cattaneo. Il documento era stato depositato dall’opposizione a gennaio, dopo che il vicesindaco era stato indagato nell’ambito della vicenda dei rimborsi chilometrici (ha chiesto e ottenuto 14mila euro per avere percorso 18mila chilometri in dieci msi quando era assessore in Provincia, ndr). A seguito della sua richiesta di patteggiare 12 mesi, il Pd è tornato alla carica chiedendo un consiglio straordinario per discutere finalmente la mozione. Il presidente del consiglio Mario Pastore interpellerà stasera i capigruppo per decidere se fissare formalmente la data del 30. La seduta, però, potrebbe non essere necessaria se verranno confermate le voci che vogliono Cattaneo intenzionato ad abbandonare Palazzo Cernezzi  prima di fine mese. Cattaneo ieri, dal luogo dove sta trascorrendo le ferie, non ha smentito né confermato: «Non rilascio dichiarazioni».
Ad ogni modo, se le voci dovessero rimanere tali, 15 consiglieri su 25 della maggioranza, e 8 consiglieri su 15 dell’opposizione sono pronti ad affrontare il caso fino ad arrivare a votare, con scrutinio segreto, la mozione di sfiducia. La loro presenza assicurerà la validità della seduta (il numero legale è 21). Tutti gli altri membri dell’assemblea comunale o hanno dichiarato che il 30 luglio saranno già in vacanza, o hanno detto di stare riflettendo sul da farsi, o non hanno risposto al telefono.
Una cosa è chiara. Nel Pdl non tutti sono intenzionati a fare quadrato intorno a Cattaneo. Anzi, in molti vogliono che la questione venga trattata ed esaurita al più presto. La vice capogruppo Veronica Airoldi, che ha assicurato la sua presenza, non ha avuto problemi a dichiarare che «se fossi io mi dimetterei subito». Ha poi aggiunto: «Non condivido i metodi di questa opposizione, ma se ho scelto di fare la consigliera comunale non posso sottrarmi a una seduta, anche se straordinaria». Pronto a discutere la sfiducia a Cattaneo anche il gruppo dei liberal quasi al completo: ci saranno Rudilosso, Frigerio, Belcastro, Serrentino e Buono. Assenti perché si troveranno in ferie Simone, Arcellaschi e Alogna. Belcastro non ha dubbi: «Sarebbe opportuno che si dimettesse da solo, in caso contrario dovrebbe intervenire il sindaco». La pensa allo stesso modo Serrentino: «Non dovrebbe aspettare il consiglio straordinario». Alogna pensa invece che «è una valutazione che deve fare il vicesindaco con il sindaco e il coordinatore provinciale (Alessio Butti, ndr)». Il capogruppo del Pdl, Marco Butti, non sarà presente il 30 luglio, ma precisa: «Ho un impegno lavorativo in quei giorni a Roma, preso prima di sapere della convocazione della seduta straordinaria, quindi non accetto illazioni. Ad ogni modo, Cattaneo ha già dichiarato di essere disponibile alle dimissioni, quindi non vedo perché la questione non possa essere rimandata a settembre quando cioè avrà avuto un confronto con il sindaco e con il coordinatore provinciale». Carlo Ghirri, ex leghista ora nel gruppo misto, il giorno del consiglio straordinario non sarà in vacanza, ma è comunque indeciso se partecipare o no: «Non lo so se ci sarò, è una decisione politica che sto valutando».
Dario Alemanno

© RIPRODUZIONE RISERVATA