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Mercoledì 26 Agosto 2009
Libri troppo costosi?
«Non comprateli»
C’è una legge che fissa i tetti massimi di spesa per i libri scolastici e ci sono casi di scuole che non la rispettano o che la aggirano. I genitori alla fine aprono il portafogli, le associazioni dei consumatori sollecitano iniziative incendiarie che appaiono esagerate e poco concrete. Ma i tetti di spesa nono fittizi o reali? E se una classe li sfora, i genitori possono fare qualcosa o devono adeguarsi obtorto collo?
All’Ufficio scolastico provinciale non risulta che nessun genitore di sia mai ufficialmente lamentato dei libri troppo costosi. «Sono loro la parte interessata - osserva la vicedirigente Rossella Siporso - ed è nel loro diritto, qualora ravvisino sforamenti del tetto di spesa, rivolgersi alla scuola per chiedere di rivedere la delibera relativa alle adozioni». La responsabilità relativa ai libri di testo è tutta interna alle singole scuole, spiegano all’ex provveditorato. Le adozioni vengono suggerite dai consigli di classe e deliberate dal collegio docenti. Il dirigente, o persona da lui incaricata, dovrebbe verificare la congruità con i tetti di spesa ministeriali. «S ci sono sforamenti non adeguatamente motivati - spiega Siporso - il preside manda indietro la delibera». A volte, a dire il vero, il problema si pone solo quando ne parlano i giornali. Allora interviene persino il ministero. «Per due anni - racconta Antonio Scauzillo, direttore amministrativo del Pessina - sono stati rilevati sforamenti dall’osservatorio nazionale del ministero e ci è stato chiesto di giustificarli. Quest’anno siamo stati attenti: nessuno sforamento e neanche testi consigliati».
P. Be.
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