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Venerdì 04 Settembre 2009
Nube rosa in via Rienza,
scoppia l’ira dei residenti
Mercoledì, quando alcuni residenti di via Pannilani e di via Rienza hanno visto avvicinarsi minacciosamente, alle loro finestre, una nuvola che a guardarla poteva anche sembrare zucchero a velo per bambine non hanno pensato a nulla di particolarmente piacevole. E gli odori, meglio dire i miasmi, respirati hanno confermato il sospetto iniziale: il rosa non è sempre il colore della purezza. Risultato: finestre chiuse e reazioni di rabbia
A chiedere formalmente al sindaco Bruni di intervenire per accertare la situazione ambientale delle vie Pannilani e Rienza è la portavoce dei Verdi di Como, Elisabetta Patelli. Che, in una nota, sottolinea: «Anche mercoledì scorso, come già accaduto spesso in passato, gli abitanti della via Rienza, via Pannilani e zone limitrofe sono stati molestati da una nube tossica ben visibile anche ad occhio nudo che ha reso l’aria irrespirabile per l’intera giornata. Questo ennesimo episodio - prosegue la nota - si presenta inquietante per almeno due ragioni: da una parte il timore che gli abitanti siano da anni costantemente esposti ad un rilevante fenomeno di inquinamento e, dall’altra, la totale indifferenza che l’amministrazione ha dimostrato nei confronti degli appelli dei residenti, i quali non hanno avuto né risposte, né una soluzione al problema».
Non è la prima volta che nella zona si assistono a problemi di inquinamento. E non solo dell’aria. Agli inizi di agosto un colorante scaricato da qualche azienda tra Lipomo e Tavernerio aveva finito per rendere blu il torrente Cosia.
Una situazione che aveva già causato l’ira dei Verdi. Con la portavoce, Patelli, che avverte il primo cittadino: «Rammentiamo al sindaco che gli compete anche la responsabilità nei confronti della salute dei cittadini. Pertanto se non verranno immediatamente fornite ai cittadini le necessarie garanzie, nelle parole e nei fatti, presenteremo denuncia presso le autorità competenti».
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