Bufera allo Yacht Club Como
con i vecchi vertici della Mila

Acque agitate allo Yacht Club Como. Motivo: lo stato di insofferenza di fronte a incomprensioni con la dirigenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’organizzazione della Centomiglia del Lario, che quest’anno festeggia il sessantesimo e che vedrà anche lo svolgimento di un campionato del mondo di Endurance sabato 26 e domenica 27 settembre

a.cavalcanti

COMO Acque agitate allo Yacht Club Como. Motivo: lo stato di insofferenza, espresso anche su Facebook dal gruppo «Amici della Mila» di fronte a incomprensioni con la dirigenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’organizzazione della Centomiglia del Lario, che quest’anno festeggia il sessantesimo e che vedrà anche lo svolgimento di un campionato del mondo di Endurance sabato 26 e domenica 27 settembre. A parlare espressamente di dissapori personali con il presidente Giancarlo Ge è Diego Luisetti, attivo segretario della commissione sportiva motonautica. «A fronte di una situazione sempre crescente di incompatibilità con le decisioni del presidente - dice Luisetti - ho deciso di chiamarmi fuori dall’organizzazione, per salvaguardare gli sforzi, anche economici, di tutti i collaboratori che sono stati sbeffeggiati e umiliati dal presidente dello Yacht Club, il quale dopo aver beneficiato del nostro aiuto non ha ritenuto opportuno citare il sottoscritto in nessuna manifestazione da me coordinata». «Ultima tra queste - prosegue - la 60ma Centomiglia del Lario dedicata come l’anno scorso a mio padre Antonio Luisetti, di cui ricorre l’anniversario della scomparsa. Nonostante circa sei mesi di preparativi e sforzi, quest’anno particolarmente ingenti, l’offerta da parte mia del trofeo e di una sostanziosa sponsorizzazione, il presidente non ha menzionato in alcun manifesto, luogo, forma, la presenza del Memorial Luisetti al primo assoluto». Per comprendere i motivi del risentimento di Luisetti, occorre andare indietro di cinque anni. Dal 1° gennaio 2005 la M.I.La. (Motonautica Italiana Lario) e il C.V.C. (Circolo della Vela Como), entrambi nati nel 1932, sono cessati confluendo nello Yacht Club Como. La M.I.La, con il presidente Piercarlo Viganò e il d.s. Livio Prada, aveva chiuso la sua esistenza in bellezza organizzando nel 2004 il massimo campionato del mondo, la F1. L’anno seguente, lo stesso appuntamento iridato era in calendario, ma la nuova dirigenza rinunciò qualche mese prima all’organizzazione. L’evento fu “salvato” in extremis da Guido Cappellini (che poi se ne andò dallo Yacht Club) e dalla Provincia di Como, passando direttamente sotto l’egida della Federazione Italiana Motonautica, che lo ripropose anche nel 2006, con il successo che è risaputo. Da quei fatti, la vecchia dirigenza esclusa dalla nuova gestione, diede vita al gruppo Amici della Mila. Fu anche ventilata l’ipotesi di fondare una nuova associazione motonautica, guidata da Viganò, che però rinunciò al passo decisivo per motivi di lavoro. Adesso i nodi sono giunti al pettine e lo sfogo di Luisetti ne è la prova. Nasce quindi l’interrogativo se la Centomiglia fra tre settimane sarà l’occasione di un chiarimento e di una riappacificazione o di una rottura definitiva. Nel primo caso, ovviamente auspicato da tutti per il bene della motonautica comasca, occorre però che chi deve, faccia un passo indietro.
Gianfranco Casnati

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Giovedì 10 Settembre 2009

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