La magistratura su Ibs Forex:
qualcuno ha rubato i risparmi

La procura ipotizza il reato di appropriazione indebita. Indaga la finanza. Ad Ariano Irpino (Avellino), c’è uno studio professionale dove la tensione è palpabile: è quello di Antonio Schiavo, il presidente del collegio sindacale della scomparsa Ibs Forex, la finanziaria di piazza Grimoldi svuotata di mobilio e, soprattutto, decine di milioni di euro investiti da centinaia di clienti

COMO Ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, c’è uno studio professionale dove la tensione è palpabile. È quello di Antonio Schiavo, il presidente del collegio sindacale della scomparsa Ibs Forex, la finanziaria di piazza Grimoldi svuotata di mobilio e, soprattutto, decine di milioni di euro investiti da centinaia di clienti. «Abbiamo cose più importanti da fare che parlare con i giornalisti», è l’inalberata risposta di un collaboratore del presidente dei sindaci della società. Ed è una reazione che si può anche comprendere: il giallo finanziario di fine estate, deflagrato nel cuore di Como, non è pensabile non faccia perdere il sonno a chi aveva l’onere di controllare la Spa, e che ora vuole comprendere che fine possono aver fatto quasi 50 milioni di euro. Una domanda a cui, ovviamente, cerca una risposta anche la magistratura.
L’ipotesi di reato su cui sta indagando il pubblico ministero Massimo Astori è di appropriazione indebita aggravata. Tradotto: la procura sospetta che qualcuno si sia «appropriato di denaro altrui» per procurarsi «un ingiusto profitto». Si tratta, ovviamente, di una prima ipotesi di lavoro in attesa di dipanare un mistero che precede quello della scomparsa dei soldi: che fine hanno fatto gli amministratori della società? Alcuni soci di Ibs Forex hanno dato mandato a dei legali di depositare esposti con i quali intendono prendere le distanze da possibili reati commessi da non si sa - almeno per ora - chi. Mancano all’appello, però, personaggi di spicco della società. Ad esempio, al momento, non si sa dove sia il presidente del consiglio di amministrazione, il 38enne genovese Gianluca Priano, e lo stesso dicasi del suo vice, il palermitano Nicolò Xerra. A loro carico non vi sono ipotesi di reato, ma è chiaro che agli inquirenti non dispiacerebbe affatto fare loro qualche domanda, nella speranza di svelare il giallo.
Ieri mattina, nell’ufficio del pm Astori, si è tenuto un lungo summit tra il magistrato e i vertici del nucleo di polizia tributaria della finanza di Como, a cui sono stati delegati gli accertamenti.
Intanto prende le distanze da Ibs Forex la Cassa Rurale Artigiana di Cantù, citata sul sito della finanziaria di piazza Grimoldi nell’elenco delle banche di riferimento: «Nessuno li ha mai autorizzati a farlo - spiega il direttore, Angelo Porro - In ogni caso noi non siamo affatto una loro banca di riferimento».
Paolo Moretti

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