«Io, vittima dell’influenza A, 
Vi racconto come sono guarito»

La testimonianza di un ragazzino non ancora quattordicenne reduce da un viaggio in Inghilterra: «È più forte di quella tradizionale, sono stato due giorni senza forze». Da domani i primi vaccini all’Asl

COMO - «La nuova influenza? È come una forte influenza tradizionale». Non sono le parole di un medico, ma la testimonianza diretta di uno dei primi comaschi colpiti dal virus Ah1n1, un ragazzo (G.T., 14 anni da compiere) contagiato mentre si trovava in vacanza in Inghilterra. «Poche ore dopo il rientro in Italia - racconta - ho iniziato ad avere tosse e febbre piuttosto alta, quasi 39. Mi sentivo senza forze. Mio padre allora ha chiamato il pediatra, che gli ha suggerito di portarmi in ospedale. Al pronto soccorso del Sant’Anna mi hanno fatto un tampone nasale e uno faringeo, oltre agli esami del sangue e poi mi hanno mandato a casa, con l’indicazione di prendere ogni giorno due pastiglie di un farmaco specifico per l’influenza, il Tamiflu. Inoltre mi hanno raccomandato di non uscire e di evitare contatti molto ravvicinati con i famigliari. Preoccupato? No, anche se era metà luglio e proprio in quel periodo i telegiornali parlavano del gran numero di casi registrati in Inghilterra. Ma la sensazione era quella di avere una forte influenza, niente di più. Per tre giorni sono stato a letto e quotidianamente l’Asl telefonava per informarsi sulle mie condizioni e quelle dei miei genitori e di mio fratello».
Nel frattempo, i casi di nuova influenza si sono moltiplicati, tanto che in una recentissima nota inviata a medici e ospedali la Regione parla esplicitamente di «avvio della fase iniziale della pandemia», specificando che l’incidenza è aumentata in misura significativa nell’ultima settimana. Secondo i dati del Pirellone, in questi giorni siamo infatti arrivati a una media di 1,2 casi ogni mille persone, con una percentuale di contagiati più alta tra i bambini fino a quattro anni (5 su mille) e tra i ragazzi (1,65 su mille). Numeri destinati a crescere, visto che la nuova influenza potrebbe colpire il 40% dei cittadini. Quanto al vaccino, le prime dosi verranno distribuite lunedì alle Asl, che provvederanno poi a somministrarle solo ai soggetti che rientrano in alcune particolari categorie: medici di famiglia, pediatri di libera scelta, addetti al pronto soccorso. Il vaccino non sarà venduto in farmacia.

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