Spt, scatta la moralizzazione
Dimezzati tutti i compensi

Consulenze e compensi dimezzati o addirittura ridotti del 75%. Questa è solo uno dei segnali di rottura rispetto alla precedente gestione di Spt Spa operata dal nuovo presidente della holding di via Aldo Moro, Fabrizio Quaglino

COMO Consulenze e compensi dimezzati o addirittura ridotti del 75%. Questa è solo uno dei segnali di rottura rispetto alla precedente gestione di Spt Spa operata dal nuovo presidente della holding di via Aldo Moro, Fabrizio Quaglino. Dopo l’inchiesta della vendita del ramo turistico, scoppiata prima sui giornali e poi finita anche sotto la lente d’ingrandimento della procura di Como, il cda di Spt Spa (i cui soci sono tutti pubblici) è stato interamente sostituito. Quaglino ha preso il posto del predecessore - il dimissionario Gianandrea Gandola - solo da pochi giorni, ma ha già preso in mano la situazione e messo gli occhi sui conti e nei bilanci degli anni passati.
Ieri le due commissioni comunali bilancio e patrimonio si sono riunite in seduta comune per ascoltare Quaglino e chiedergli notizie e informazioni sullo stato di salute dell’azienda. In alcune risposte è emersa una chiara presa di distanze rispetto all’operato di Gandola. A partire, appunto, dalle consulenze, fino ad arrivare a dichiarare l’inopportunità di alcune decisioni prese nel gestire la cessione del ramo d’azienda, come il sito internet in comune tra Spt Spa e l’impresa privata - la Spt Srl - che aveva rilevato il ramo noleggi a marzo scorso.
Quaglino ha spiegato che le consulenze «in media saranno rinnovate con  un ribasso del 50%». La consulenza relativa alla sicurezza del luogo di lavoro (legge 626) passerà da 12mila euro all’anno a 6mila euro. Nel mirino della “ristrutturazione” di Quaglino è finito anche il cosiddetto comitato etico, cioè l’organo aziendale interno con compiti di vigilanza, presieduto, fino a prima alle dimissione del cda, dallo stesso presidente Gandola. «Io non ricoprirò il ruolo di presidente del comitato etico, così come ha fatto il mio predecessore - ha dichiarato Quaglino - perché per quanto mi riguarda c’è incompatibilità con la carica di presidente della società. Io non posso vigilare su me stesso». Anche i costi del comitato etico saranno ridotti: il compenso mensile per il presidente del comitato era di 700 euro al mese, per gli altri due membri di 500 euro: «Il costo totale era di circa 20mila euro all’anno, l’obbiettivo è di portarlo a 5mila euro, come le normali aziende».
Le varie decisioni annunciate da Quaglino saranno adottate nella riunione del cda di giovedì prossimo. Venerdì, invece, il nuovo presidente di Spt Spa incontrerà i proprietari di Spt Srl perché «hanno un debito di circa 40mila euro, comprensivi degli affitti e di diversi servizi. Dopo l’incontro deciderò se interessare i nostri legali». Intanto, il sodalizio tra l’azienda pubblica (Spt Spa) e quella privata a cui è stato venduto il ramo noleggi (Spt Srl) è destinato a sciogliersi. Da quando è stato ceduto il noleggio le due aziende convivono sia nell’immobile di via Aldo Moro, sia su internet usando lo stesso sito. «Ci distaccheremo completamente - ha concluso Quaglino - sia per le utenze come acqua ed elettricità, sia per il sito web che al momento è uno solo per entrambe le società. Crediamo non debba più essere così, ma c’è il problema del dominio del sito: ci chiamiamo tutte e due Spt».
Dario Alemanno

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