Pd, primarie da record
Quasi 15mila i votanti

 Dai dati ufficiali, la conferma: la partecipazione alle primarie del Pd in provincia di Como ha sfiorato il record delle consultazioni di due anni fa. I votanti sono stati soltanto un migliaio in meno, a dispetto dei timori della vigilia, quando i vertici locali del partito si dicevano pronti a firmare per un’affluenza «intorno a quota diecimila»

COMO Dai dati ufficiali, diffusi ieri, è arrivata la conferma: la partecipazione alle primarie del Pd in provincia di Como ha sfiorato il record delle consultazioni di due anni fa. I votanti sono stati soltanto un migliaio in meno, a dispetto dei timori della vigilia, quando i vertici locali del partito si dicevano pronti a firmare per un’affluenza «intorno a quota diecimila».
Ai seggi, due giorni fa, si sono recati invece ben 14.399 comaschi, che hanno voluto esprimere il loro sostegno a uno dei candidati alla segreteria nazionale e a quella regionale. Se già domenica sera, insomma, il superamento dei diecimila elettori era dato per certo, le schede confluite nella sede comasca del partito durante tutta la notte hanno portato a un risultato che tutti definiscono «nettamente al di sopra delle aspettative». E ieri è arrivata anche l’ufficializzazione del dato relativo ai votanti nella città di Como, già trapelato poco dopo la chiusura dei seggi: sono stati effettivamente 2.900 (2.880 per la precisione). Il record, all’interno del comune capoluogo, è stato registrato alla circoscrizione 6, dove si sono recati in 391. Al secondo posto il seggio di via Ciceri (332 voti), seguito da quelli di Rebbio (327) e Albate (317). Molto alta anche l’affluenza nei principali centri del territorio, come Cantù (919 votanti, con Vighizzolo), Mariano (552) e Erba (500). I rappresentanti comaschi del Pd, commentando i dati, hanno espresso soddisfazione: «I cittadini hanno dimostrato di avere voglia di partecipare - dice il segretario provinciale Luca Corvi - Per noi è uno stimolo a fare ancora di più e ancora meglio. Hanno votato giovani e meno giovani, italiani ed extracomunitari». Sono state raccolte anche 1.625 firme a sostegno dell’esposto presentato alla Corte dei conti in merito alla vicenda del muro sul lungolago.
Le scelte dei comaschi? Non si sono discostate molto da quelle registrate a livello nazionale: il 55,27% (7.884 persone) ha scelto Pierluigi Bersani come segretario nazionale, il 29% una delle due liste a sostegno di Dario Franceschini (4.136 voti) e il 15,73% Ignazio Marino (2.244). Rispetto all’esito delle consultazioni tra gli iscritti che si erano svolte in precedenza nei circoli lariani del Pd, Bersani ha perso un 5% a favore di Franceschini mentre la percentuale ottenuta da Marino è risultata quasi identica. Quanto al voto per il nuovo segretario regionale, i dati ottenuti dai tre candidati ricalcano quelli dei rispettivi “referenti” nazionali: anche sul Lario ha vinto Maurizio Martina (in quota Bersani), con il 55,46%, mentre Emanuele Fiano (pro Franceschini) si è fermato al 28,16% e Vittorio Angiolini (sostenitore di Marino) al 16,38%.
Michele Sada

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