«Ecco chi vincerà»
Esposto in tribunale

Il concorso per la copertura di un posto di dirigente «da destinare alla direzione del settore giuridico-amministrativo nell’ambito dell’area governo del territorio» è finito in procura ancor prima che fosse stilata la graduatoria finale. Un giorno prima per l’esattezza. Il motivo, o meglio il nome del vincitore, va cercato in due lettere anonime

COMO Il concorso per la copertura di un posto di dirigente «da destinare alla direzione del settore giuridico-amministrativo nell’ambito dell’area governo del territorio» è finito in procura ancor prima che fosse stilata la graduatoria finale. Un giorno prima per l’esattezza. Il motivo, o meglio il nome del vincitore, va cercato in due lettere anonime. Nella prima, inviata al nostro quotidiano lo scorso 29 settembre, e in quella ricevuta il 16 ottobre scorso, dal consigliere comunale di Area 2010 Alessandro Rapinese che, il 19 ottobre l’ha portata in tribunale sporgendo denuncia.
Nelle due lettere (più precisa quella inviata al consigliere nella quale erano citate anche le date delle prove scritte e orali) è scritto: «Il concorso per dirigente amministrativo area governo del territorio del Comune di Como verrà vinto dall’ing. Luca Baccaro». Si fa anche riferimento a un presunto legame di parentela di quest’ultimo con un esponente politico di primo piano nel panorama nazionale.
Negli ultimi giorni in bacheca al primo piano del Comune di Como è stata esposta la graduatoria finale del concorso che vede in prima posizione l’ingegner Luca Baccaro (28 punti allo scritto e altrettanti all’orale per un totale di 56 punti, lavora in Comune all’urbanistica da qualche mese), seguito dall’avvocato Marina Ceresa (dipendente dell’ufficio legale con 49.5 punti) e da Rossana Tosetti (dipendente dell’ufficio urbanistica con 46.5 punti).
Lo stesso Rapinese è intervenuto in consiglio comunale con una dichiarazione preliminare raccontando tutta la storia: dal ricevimento della missiva all’esposto in procura. Il sindaco è andato immediatamente nel suo ufficio per rientrare in aula poco dopo.
Già la scorsa estate, a fine giugno, c’era stata polemica quando la giunta decise di indire il bando di concorso per un posto da 80mila euro annui lordi, ma con l’assenza di soldi perfino per le asfaltature. «A fronte della grave crisi finanziaria interna all’amministrazione la scelta di un concorso per un nuovo dirigente - aveva dichiarato Bruni in una nota- è strategica perché oggi il governo del territorio è ingolfato da moltissimo lavoro (pgt, piani attuativi, programmazioni relative alle Vas) e si è creato un pericoloso effetto imbuto. Il settore fino a qualche anno fa aveva 4 dirigenti, oggi ne ha uno solo. Se è vero che è stato ridotto del 50% il numero di dirigenti in pochi anni facendo di Como un comune tra i più virtuosi del Paese, occorre comunque operare alcune scelte per evitare di eccedere sul lato opposto. Il nuovo dirigente consentirà di velocizzare l’iter di importanti questioni urbanistiche portando diretti benefici sulla casse del Comune. E questo è tutto tranne che uno spreco».
Ieri a Palazzo Cernezzi è esplosa la tempesta, consiglio comunale incluso. È comunque evidente che le lettere anonime, che hanno previsto in anticipo il vincitore, non significano nulla. E nessuno, come ha precisato lo stesso Rapinese, ha sollevato dubbi sul concorso. «Semplicemente - ha dichiarato il consigliere di Area 2010 - ho fatto il mio dovere di cittadino e di consigliere portando una lettera che riguardava l’amministrazione comunale in procura». Ora sarà proprio la procura a stabilire se ci siano o meno elementi contenuti nella denuncia da approfondire.

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