"Pronti per lo stato di crisi"
Il distretto lariano batte cassa

Oggi vertice in Camera di commercio. Oviettivo: i fondi di sostegno statali per tessile e legno-arredo

Il distretto comasco (tessile e legno arredo) è pronto a dichiarare lo stato di crisi alla Regione Lombardia che, a sua volta, chiederà interventi di sostegno economico al Governo. Dopo Prato e Biella, anche il Lario si muove per ottenere i finanziamenti statali previsti da un’apposita legge approvata la scorsa estate. E per farlo il primo passo obbligatorio è la richiesta di essere inseriti nell’elenco dei distretti in difficoltà, esattamente come hanno già fatto le due realtà piemontese e toscana. La decisione formale verrà presa questa mattina, quando si riuniranno in Camera di Commercio i rappresentati del mondo economico e industriale, quelli istituzionali (parlamentari e consiglieri regionali) e quelli degli enti locali. L’obiettivo è quello di avviare un percorso che consentirà al distretto lariano di ottenere fondi per la reindustrializzazione. Del resto i numeri del comparto tessile legno e arredo registrano, nei primi otto mesi dell’anno, cifre assolutamente rilevanti. A meno di miracoli, che dovessero emergere dai nuovi dati che verranno presentati proprio questa mattina, la strada verso la richiesta dello stato di crisi è ormai tracciata. A premere sull’acceleratore era stato il deputato comasco Nicola Molteni che nelle scorse settimane aveva chiesto un’immediata azione congiunta da parte del territorio lariano per evitare di restare esclusi. E questa mattina probabilmente verrà decisa una comunicazione da inviare al presidente della Regione Roberto Formigoni e al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che segnerebbe, di fatto, il via alla procedura.

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