False fatture e evasione Iva
Nove imprenditori a giudizio

Nove persone, tra le quali il presidente del collegio degli Edili Valentino Carboncini - amministratore della omonima spa - compariranno a fine mese davanti al giudice preliminare del tribunale per rispondere di una presunta evasione fiscale cresciuta attorno a un giro di false fatture rilasciate tra il 2003 e il 2006, durante la costruzione dell’Hotel Cruise di Montano Lucino

COMO Nove persone, tra le quali il presidente del collegio degli Edili Valentino Carboncini - amministratore della omonima spa - compariranno a fine mese davanti al giudice preliminare del tribunale per rispondere di una presunta evasione fiscale cresciuta attorno a un giro di false fatture rilasciate tra il 2003 e il 2006, durante la costruzione dell’Hotel Cruise di Montano Lucino. Con Carboncini, il pm Alessandra Bellù ha chiesto il giudizio anche per suo fratello Francesco e per Augusto Sampietro, noto imprenditore di Villa Guardia nonché amministratore dell’omonima spa di Luisago. Gli altri imputati sono Piergiorgio Piatti, della Ice, impresa edile di Lurate Caccivio, Mario Secondo Cerveglieri, milanese, amministratore di una spa di Cesano Maderno - la Fac Elettrica -, Giuseppe Crippa, proprietario delle omonime officine metalmeccaniche di Olginate, Salvatore Prestianni, proprietario di una ditta individuale di Lomazzo, Angelo Mingotti, bresciano della Europa costruzioni srl, e Giovanni Donadoni, della Coperture Donadoni di Villa Guardia. Le contestazioni, frutto del lavoro del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, riguardano un’evasione per svariati milioni di euro che gli imputati, nelle rendicontazioni dei redditi societari, avrebbero scaricato avvalendosi di una serie di fatture false, in particolare per quanto riguarda l’indicazione del luogo in cui i lavori furono eseguiti. L’Agenzia delle entrate ha già trascinato il caso davanti alla Commissione tributaria provinciale, dalla quale si attendono risposte inerenti alcuni richieste di sequestro. Gli avvocati degli imputati, sia pure con sfumature diverse a seconda della posizione di ciascuno dei propri assistiti, difendono la correttezza, soggettiva e oggettiva, di tutte le fatture, emesse, dicono, a fronte di prestazioni reali e di pagamenti reali. L’appuntamento in aula è per il 25 novembre.
Stefano Ferrari

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