L'elicottero arriva sul tetto
dell'ospedale Sant'Anna bis

L’ultimo piano della palazzina destinata agli uffici verrà utilizzato come piazzola per il mezzo di soccorso: la novità è stata ufficializzata dal direttore generale Andrea Mentasti, che ha annunciato l’arrivo di un finanziamento regionale ad hoc di 9 milioni di euro

COMO Sant’Anna bis, l’elicottero atterrerà sul tetto. L’ultimo piano della palazzina destinata agli uffici verrà utilizzato come piazzola per il mezzo di soccorso: la novità è stata ufficializzata ieri dal direttore generale Andrea Mentasti, che ha annunciato l’arrivo di un finanziamento regionale ad hoc di 9 milioni. Quella che all’inizio sembrava un’ipotesi difficilmente concretizzabile, è diventata così una, con tanto di studio di fattibilità già realizzato e relative simulazioni al computer. Avere l’elisuperficie sul tetto di una struttura attigua al pronto soccorso e ai reparti significherà soprattutto evitare il trasferimento del paziente dall’elicottero a un’ambulanza. Un ascensore, infatti, collegherà direttamente l’ultimo piano dell’edificio al livello -1 dell’ospedale e in brevissimo tempo, percorrendo un corridoio coperto, la lettiga arriverà nell’area «emergenza». Accadrà qualcosa di molto simile alle scene di certi telefilm, insomma. Ma non si tratta di un’«americanata» fine a se stessa, quanto di un sistema studiato per garantire le migliori cure possibili a chi ne avrà bisogno.
TEMPI E COSTI «Il nuovo edificio – ha spiegato Mentasti – ospiterà al piano terra un auditorium da 300 posti, al primo e al secondo ci saranno gli uffici, al terzo altri uffici e una parte riservata agli impianti, mentre l’ultimo livello sarà riservato all’elicottero». La nuova palazzina, cresciuta di due piani rispetto alle prime ipotesi, riuscirà a contenere tutto il personale amministrativo del Sant’Anna: «Non ci sarà bisogno di lasciare una parte dei dipendenti in via Napoleona». «La struttura – ha specificato il responsabile dell’Ufficio tecnico Vincenzo Bella – sarà in acciaio, interamente ricoperta da vetrate serigrafate e contraddistinte da un colore verde che richiama quello scelto per il resto dell’ospedale». Come noto, però, l’edificio sarà pronto circa un anno dopo l’attivazione del Sant’Anna bis, dato che nel progetto iniziale non era previsto: «Servono le autorizzazioni, bisognerà integrare l’accordo di programma e fare le gare d’appalto quindi i lavori scatteranno a settembre dell’anno prossimo. In ogni caso, sarebbe stato impossibile partire prima della fine dei collaudi del nuovo ospedale – ha detto Mentasti – Ci sarà una gara per la progettazione definitiva, poi un’altra per quella esecutiva e per i lavori. La palazzina sarà pronta a dicembre 2011. È un passo avanti importante, dobbiamo ringraziare la Regione che ha stanziato 9 milioni».
L’ORGANIZZAZIONE In attesa di poter utilizzare l’elisuperficie sul tetto, si farà affidamento sulla piazzola ricavata a 200 metri dall’ospedale. La base dell’elisoccorso, attualmente a Erba, verrà inoltre spostata nella nuova sede di Villa Guardia: «I lavori per la base e la centrale operativa del 118 sono partiti – ha spiegato Mentasti – e si concluderanno a settembre dell’anno prossimo». Il direttore del dipartimento Emergenza, Mario Landriscina, ha sottolineato i vantaggi legati alla presenza dell’elisuperficie sul tetto: «Evitiamo di dover spostare il paziente su un’ambulanza per farlo arrivare in pronto soccorso – ha detto – Per di più la piazzola sarà utilizzabile anche di notte». A pieno regime, dunque, a seconda della gravità dei casi si valuterà se atterrare a Villa Guardia oppure sul tetto della palazzina uffici. Pazienti e personale del nuovo Sant’Anna non verranno comunque disturbati dalla presenza dell’elicottero: «Sebbene il mezzo pesi circa 7 tonnellate, non ci saranno vibrazioni o problemi». Il direttore sanitario Laura Chiappa ha confermato: «A Lecco, dove ho lavorato, l’elicottero atterra sopra il reparto di Cardiologia due o tre volte al giorno e posso testimoniare che non crea il minimo disturbo».
Michele Sada

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