Altro che tour pasquale:
la metà dei tesori è chiusa

Musei comunali aperti solo lunedì e gioielli del razionalismo visibili solo dall’esterno. Le alternative? La visita a San Carpoforo, al Baradello, a San Maurizio o all’Oasi Wwf

Quando si pensa a Pasqua e a Pasquetta viene subito in mente la tradizionale gita fuori porta. Chilometri di coda e ore in auto per visitare posti nuovi, quando ciò che spesso meno conosciamo è proprio a casa nostra. Oasi protette, punti panoramici, ma anche percorsi storici e architettonici a volte snobbati dai comaschi. Oppure, altrettanto spesso, non fruibili al pubblico proprio durante le feste. Un patrimonio poco conosciuto e che rischia di rimanere tale se, nelle migliori occasioni per scoprirlo, le sue porte rimangono chiuse. Ecco allora qualche suggerimento (i dettagli li trovate sul giornale in edicola domani) per sfruttare al meglio questo ponte di festa. Lunedì (10-13) sono aperti il Museo archeologico Giovio di piazza Medaglie d’Oro, la Pinacoteca di via Diaz 84 (10-13) e il Tempio Voltiano ai giardini a lago (10-12 e 14-16). Chiusi il Museo della Seta e il Centro Studi Rusca al Seminario di via Baserga. Qualche rimpianto anche per gli amanti del razionalismo: la Casa del fascio, il Monumento ai Caduti e l’Asilo Sant’Elia saranno visibili solo dall’esterno. Non restano quindi che una visita a San Carpoforo (aperto nelle ore diurne) e, meteo permettendo, una gita al Baradello, al Faro di San Maurizio, la visita ai reperti archeologici di Pianvalle in Spina Verde o all’Oasi del Bassone. In alternativa ci sono tutte le tradizionali proposte di Pasqua e Pasquetta: dalla grande mostra di Villa Olmo (9-22), al Luna Park (10-24), alla Fiera di Pasqua (8.30-20) al Mercatino del tipico di piazza Cavour (9-20), dalla gita in battello sul lago al tour in funicolare.

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Eco di Bergamo I tesori di Como