Anas: «Tragedia sulla 38, per la sicurezza fatto tutto il possibile»

L’ingegner Vurro: «Verifiche continue. La segnaletica non lascia sorgere alcun tipo di dubbio».

«Saranno esaminate le immagini del sistema di videosorveglianza e da qui si vaglieranno gli aspetti legati all’incidente. Dal canto nostro nella realizzazione e finitura della statale abbiamo come sempre rispettato tutti i parametri previsti dalla legge in materia di sicurezza stradale. Oltre tutto il tratto è stato esaminato nei dettagli anche di recente, in occasione dell’inaugurazione del nuovo tracciato della statale alla quale hanno assistito anche le forze dell’ordine».

Le parole sono del responsabile dell’area Nord Ovest per Anas, ingegner Dino Vurro, che in questi mesi per conto dell’Azienda strade si è occupato in prima persona della 38. Vurro interviene dopo l’impressionante incidente che si è consumato alle 22,37 di domenica sera sulla statale 38, a Cercino, che ha mietuto sei vittime sulla superstrada della Valtellina. Il sinistro di domenica sera è al vaglio della Polstrada di Lecco, ma non vi sono ormai dubbi sul fatto che la Panda con a bordo le cinque persone poi decedute nello scontro con la Fiat 500X del barista comasco abbia imboccato contromano il tratto di strada da Cosio Valtellino verso Colico là dove la strada passa da due a quattro corsie, dopo che - provenendo da Sondrio - la variante di Morbegno (il tratto che da Talamona porta a Cosio Valtellino, quello inaugurato lo scorso 29 ottobre) si congiunge con la prima parte della nuova 38 (quella che da Cosio Valtellino porta verso Colico). Tutto sembrerebbe da ascrivere a un errore umano, ma è inevitabile, in casi di questa portata soprattutto, la coda del dibattito sulla sicurezza dell’intera rete viaria.

«Anche immediatamente dopo l’incidente i tecnici sono stati sul posto per accertarsi dello stato di fatto dell’infrastruttura e della relativa segnaletica orizzontale e verticale e nulla è stato compromesso dal momento della realizzazione, quindi non sono caduti cartelli o la segnaletica non ha subìto mutamenti di sorta - specifica Vurro -. Il tracciato, fresco di inaugurazione, è stato percorso da noi metro per metro prima, durante e dopo la sua messa in opera e sono stati posizionati tutti gli accorgimenti di legge per segnalare i cambiamenti sul tracciato. In questo caso dalle ampie bande sonore che nel punto di innesto tra la nuova variante di Morbegno (due corsie) e la statale 38 (a quattro) sono state posizionate sull’asfalto sino ai cartelli di divieto di accesso sistemati subito dopo». E aggiunge: «La segnaletica non lasca adito a dubbi. Quindi l’acquisizione delle immagini delle telecamere sulla statale sarà utile per accertare orari e spostamenti delle due vetture coinvolte».

In quanto, invece, alla possibilità di posizionare segnalazioni ulteriori a quelle già esistenti su quel tratto stradale, il dirigente di Anas spiega che «il sovraffollamento di cartelli stradali aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal codice si è rivelato statisticamente controproducente per gli automobilisti, per questo in quel sito sono stati ritenute adeguate le segnalazioni realizzate. Nel caso della 38, in quel punto sarebbe poi impensabile posizionare un ulteriore guardrail, che sarebbe molto pericoloso».

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