Anziana pronta per l’intervento
C’è sciopero, la mandano a casa

Agitazione indetta da una sigla sindacale sconosciuta

Sciopero indetto da una sigla sindacale pressoché sconosciuta a Como, interventi saltati e proteste ieri mattina al Sant’Anna.

L’agitazione è stata proclamata a livello nazionale da “SlaiCobas per il sindacato di classe”, che ha sede a Taranto, mentre non hanno aderito le organizzazioni che rappresentano la maggior parte dei lavoratori dell’ospedale. Eppure è bastato per creare problemi nella struttura di San Fermo, con pazienti che - come ha raccontato una cittadina al nostro giornale - hanno saputo del rinvio dell’intervento quando ormai stavano entrando in sala operatoria.

Vicenda paradossale

Non è stato facile nemmeno risalire al nome del sindacato che aveva indetto lo sciopero. Inizialmente al Sant’Anna - dove non sono stati affissi volantini - si parlava di Slai Cobas. Ma è un sigla che non c’entra nulla, ha solo un nome molto simile a quello del sindacato che aveva effettivamente fatto partire le procedure per lo sciopero. Persino il ministero della Pubblica amministrazione si è confuso: ha pubblicato sul sito ufficiale l’avviso di uno sciopero indetto da «Slai Cobas» per l’intera giornata dell’8 marzo ma ha ricevuto una immediata smentita dal sindacato in questione, con tanto di messa in mora e minaccia di azioni legali «per il danno di immagine».

Insomma, Slai Cobas non c’entra, lo sciopero è di SlaiCobas (scritto tutto attaccato) “per il sindacato di classe” ed è stato comunicato nel rispetto delle procedure di rito (i referenti hanno avvisato la Regione, ente che ha poi scritto al Sant’Anna).

L’azienda sociosanitaria, contattata, si è scusata per i disagi.

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