Autosilo più bus
La formula non va

La promozione: sosta e mezzo pubblico a 300 euro. Valmulini-centro: andata e ritorno in un’ora e dieci

Simona Facchini

Parcheggiare l’auto fuori città ed andare in centro Como con i mezzi pubblici.

Martedì, in una giornata qualunque, in un orario non di punta, abbiamo deciso di testare la nuova promozione attiva all’autosilo della Valmulini – 2,30 euro per parcheggio giornaliero e biglietto dei mezzi pubblici – ed ecco come è andata: 34 minuti per andare dall’autosilo a piazza Cavour, e altri 39 al ritorno.

Un totale di un’ora e 13 minuti a fronte di un tragitto che in macchina si copre in mezz’ora, escludendo ovviamente il tempo per cercare parcheggio.

La tabella di marcia

Ma andiamo con ordine, ecco il dettaglio del nostro viaggio di prova. Abbiamo parcheggiato l’auto al pianterreno della Valmulini alle 12.13 e siamo saliti fino alla cassa per comprare il biglietto dell’autobus al costo fisso di 1,30 euro (possibilità di acquistarlo sia allo sportello che all’automatico).

Il primo autobus utile, quello della linea 1, è passato in Napoleona alle 12.34, e ci ha lasciato in piazza Cavour alle 12.47. L’autobus del ritorno, invece, lo abbiamo preso alle 13 precise sotto i portici Plinio, e siamo scesi all’ingresso dell’autosilo alle 13.13. Tempo di tornare alle casse, pagare il parcheggio (1 euro tutto il giorno) e siamo usciti dalla sbarra alle 13.23. Più di un’ora di tragitto, appunto, ma spendendo solo 2,30 euro.

Il nostro esperimento ha confermato che l’offerta è davvero competitiva sul prezzo, visto che prevede la possibilità, da qui al 31 dicembre, di fare un abbonamento integrato per una delle tre strutture convenzionate – autosilo Valmulini, parcheggio Pulesin di via Bellinzona e parcheggio San Martino in via Castelnuovo - al costo di 300 euro all’anno.

Prezzo, ovviamente, che comprende anche corse illimitate sugli autobus urbani. L’abbonamento per il parcheggio è sottoscrivibile all’autosilo Valmulini e non ha il vincolo di targa, mentre quello per i bus è ovviamente emesso per una sola persona. Ma l’offerta prevede sconti anche per i clienti occasionali: in Valmulini c’è infatti la possibilità di fare un abbonamento giornaliero al costo di 2,30 euro, che comprende parcheggio e biglietto andata e ritorno da utilizzare sui mezzi pubblici. Cioè la tratta che abbiamo sperimentato noi.

Conveniente non per i tempi

Ma se dal punto di vista economico questa promozione è sicuramente vantaggiosa – basti pensare che lasciare l’auto in viale Lecco costa un euro la prima ora e 1,50 la seconda - non lo è altrettanto se consideriamo i tempi. Segno che l’idea va migliorata, anche per renderla più comprensibile, visto che anche gli autisti di Asf non sapevano bene come comportarsi di fronte al biglietto con il timbro fatto all’autosilo.

Ed è lo stesso presidente di Csu Mariano Montini ad ammettere che la promozione dell’iniziativa, per ora affidata esclusivamente ai pannelli luminosi presenti sulle grandi arterie della città, è passata un po’ in sordina: «siamo consapevoli che serve maggiore informazione; ci stiamo organizzando, assieme al comune, per fare una campagna che spieghi l’iniziativa». Quello che è certo è che l’accordo firmato da Comune, Asf e Csu, potrebbe migliorare la viabilità di Como e contemporaneamente agevolare tutti coloro che ogni giorno pagano salati i parcheggi in città.

Sul tema intervengono anche gli utenti.

Como non è una città a prova di automobilisti. La causa? Traffico e parcheggi insufficienti e troppo cari.

«La viabilità di Como è decisamente peggiorata negli ultimi anni, un po’ a causa del traffico, e un po’ perchè i parcheggi sono sempre meno e sono sempre più costosi – spiega Arianna Cappelletti - Venire tutti i giorni a lavorare in città in macchina è proibitivo».«Non parliamo poi della schifezza di piazza Roma – aggiunge - hanno tolto un sacco di parcheggi, ma per chi che sono sempre mezzi vuoti? Però l’idea di fare un abbonamento scontato per sosta e autobus è buona. A me non servirà, perché da quando abito a Saronno a Como ci vengo solo in treno, però da un punto di vista economico è vantaggioso».

Attenzione al budget

Un problema, quello della sosta, caro anche agli studenti universitari, da sempre alle prese con problemi di bugdet. E c’è chi, per non dover spendere tutti i giorni per lasciare l’auto, preferisce rinunciarvi e usare i mezzi pubblici.

Altrove costi più alti

«Io vengo in bus, è più comodo – dice Alessandra Battista, di Casnate con Bernate – i parcheggi in città sono insufficienti, e poi sono tutti a pagamento. Persino la domenica. Ormai io a Como in macchina ci vengo solo la sera quando i parcheggi sono gratuiti».

Chi non è polemico con la situazione viabilità è invece Nello Anghileri: «io vengo sempre in macchina ma non ho mai avuto grossi problemi con il parcheggio. Scelgo zone meno centrali come lo stadio o villa Geno e poi mi faccio una passeggiata». «E comunque anche i costi non sono così proibitivi – aggiunge – vado spesso a Bergamo, e lì la sosta è molto più cara, per due ore, e non in centro, ho speso 2,80 euro». n Simona Facchini

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