“C’è reclamo e reclamo”
Sul tavolo TripAdvisor

Ieri a Lariofiere si è discusso del tema dell’anonimato delle recensioni on line

L’anonimato delle recensioni è sempre in testa ai pensieri degli operatori.

Come già evidenziato alcuni mesi or sono, ristoratori e albergatori lariani – così come, del resto, i loro colleghi di mezza Italia – non ci stanno ad accettare le critiche, a volte al limite della diffamazione, che si leggono con quotidiana ritualità sui portali turistici specializzati. Rivedendo in questa forma di valutazione a volto coperto un potenziale veicolo di concorrenza sleale, quando non anche di politica aggressiva nei confronti di potenziali concorrenti.

Del tema si è parlato ieri pomeriggio al centro espositivo Lariofiere di Erba, con una tavola rotonda dal titolo “C’è reclamo e reclamo” a catalizzare l’attenzione di decine di operatori desiderosi di capirne di più circa i metodi di gestione dei siti più gettonati dagli utenti, TripAdvisor su tutti.

La volata l’ha lanciata Luca Fizzotti, market manager Italy per Expedia: detto che il suo è stato «il primo portale a dare la possibilità agli albergatori di rispondere», Fizzotti sottolinea quanto stia nella «capacità dell’operatore di sfruttare lo strumento» il vero nodo del contendere.

Prima dell’analisi di ieri, nell’ estate del 2012 il nodo delle recensioni on line era emerso con prepotenza.

Allora Andrea Camesasca, rappresentante degli albergatori alla Camera di Commercio di Como era intervenuto a riguardo. Di seguito l’articolo pubblicato allora.

Siti come quello di TripAdvisor potrebbero causare problemi agli albergatori, soprattutto se le recensioni sono negative. «Sono sempre stato cauto sulle recensioni scritte dai turisti, - dice Andrea Camesasca, rappresentante degli albergatori alla Camera di Commercio di Como - si tratta di impressioni personali, spesso dovute a malintesi e può capitare che chi scrive non sia neanche stato in quell’albergo». Poca oggettività «A volte le bocciature possono derivare da casi negativi con il titolare o il personale dell’hotel -continua Camesasca - può capitare la giornata no, il cliente si offende e scrive subito una brutta recensione». Ma ci sono anche problemi: «Il metodo utilizzato da TripAdvisor e siti simili non è corretto: la critica non serve se è sterile, se non c’è dibattito, anche gli albergatori dovrebbero avere l’opportunità di rispondere al cliente ed eventualmente rimediare al danno, magari offrendo un soggiorno gratuito». Anche se, tutto sommato, le recensioni su Como non sono così male. «Como è una bella città turistica, - dice Camesasca - le lamentele su piazza Cavour sono scontate, il cantiere delle paratie ha rovinato il panorama e i turisti ne rimangono delusi». Bellagio vince «Bellagio è la perla del lago e ne siamo tutti fieri commenta Camesasca -. È diversa da Como, offre attrattive differenti e la nostra città può ancora crescere nell’accoglienza ai turisti». E dato l’aumento del 5% di turisti negli ultimi quattro mesi, sembrano esserci buone speranze. «Si può migliorare ancora molto -afferma Camesasca - in servizi, la qualità e magari anche la pulizia. Io credo che la nuova amministrazione si stia impegnando al massimo, ma se ci sono i mozziconi per terra, questo dipende dal singolo». E a chi scrive che Como è cara, Camasasca risponde, «Como è cara come tutte le belle città. Evidentemente chi pensa sia troppo costosa non è mai stato a Roma o a Firenze».

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