Como a Venezia con lo sbarco dei mille

Partita C’è chi la vede come una partita che potrebbe allontanare definitivamente il Como da qualsiasi pericolo di retrocessione

C’è chi la vede come una partita che potrebbe allontanare definitivamente il Como da qualsiasi pericolo di retrocessione. C’è chi pensa che questo pericolo sia già alle spalle e che invece una vittoria a Venezia potrebbe definitivamente lanciare il Como verso la zona alta.

Ognuno scelga la chiave di lettura che preferisce, ma una cosa è certa. La partita di oggi è soprattutto il momento che segna la partenza per il rush finale, quello che in qualche modo può influire sul modo con cui si affronteranno le restanti sette gare successive. Il risultato avrà sicuramente un peso importante, ma dalla prova del Como allo stadio Penzo si capirà anche l’atteggiamento con cui la squadra intende chiudere la sua stagione, dopo un progresso evidente che l’ha portata in ogni caso a lasciarsi alle spalle i momenti più difficili.

Le premesse sono ottime, se pensiamo a quello che si è visto prima della sosta. Da fugare c’è ancora qualche dubbio, forse anche mal interpretato all’esterno, che effettivamente in alcune trasferte si sia preferito accontentarsi senza correre troppi rischi. Detto che, anche fosse, non è stata una mossa del tutto rimproverabile perchè ogni singolo punto è stato fondamentale per uscire dalla zona calda, è però forse questa una di quelle occasioni in cui non perdere potrebbe essere più importante che vincere. Perché il Venezia è indietro di sei punti, una distanza che piuttosto che rischiare di perdere è meglio mantenere, soprattutto con la fine del campionato sempre più vicina e con l’arrivo prossimo di due concorrenti alla serie A, Genoa e Bari. E perchè comunque fare risultato con il Venezia è meno scontato di quanto possa sembrare.

Quello che interessa vedere però, più ancora del successo, è il modo con cui la squadra affronterà e condurrà la partita dopo una serie di gare positive che hanno anche presentato, va detto, non moltissimi problemi. Per merito del Como stesso, certo, che le ha gestite bene. Ma anche per una serie di avversari che per vari motivi non sono stati difficilissimi da affrontare. La parte finale della stagione, però, trasforma un po’ tutti. Soprattutto chi, come il Venezia appunto, ha un fortissimo bisogno di punti. La capacità del Como di alzare il livello della sfida oggi si capirà ancora meglio, al di là di ogni altro discorso. L’allenatore del Venezia l’ha detto chiaro alla vigilia,«conta solo il risultato», del resto. Così come Longo ha detto, «non firmerei per finire il ritorno come l’andata, noi dobbiamo ambire a fare di più».

Formazione

La squadra che Longo sceglierà di mettere in campo oggi non sarà probabilmente molto diversa da quella dell’ultima partita vittoriosa con il Parma. Rientra Bellemo dalla squalifica, e il suo impiego è quasi scontato, tra i convocati mancano Fabregas e Baselli: il primo per il riacutizzarsi di un problema muscolare, forse quello che lo ha bloccato durante l’ultima partita, il secondo è in fase di ripresa dopo l’infortunio ma evidentemente ancora non in grado di esserci, neppure in panchina. Al fianco di Bellemo potrebbero esserci Arrigoni e Da Cunha, non è da escludersi però neppure l’impiego di Faragò. Difesa si presume confermatissima, come dovrebbe esserlo la coppia Cerri-Cutrone in attacco, dove comunque le alternative ci sono e stanno bene. E soprattutto ci sarà l’eccezionale spinta dei tifosi, in quasi un migliaio si sposteranno stamattina verso Venezia. Anche solo questo dice bene quanto può contare questa partita.

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