Como, l’ira dei negozianti
«Posteggi, basta con i tagli»

Confcommercio contro il Comune: «Ignorate del tutto le esigenze della città»

Pochi parcheggi e zero politica della sosta, i commercianti di Confcommercio attaccano il Comune. E lo fanno all’indomani della decisione della giunta di trasformare in gialli alcuni posti bianchi in via Recchi e in blu alcuni bianchi di via Ferrari.

Il presidente Giansilvio Primavesi dice senza giri di parole: «Il Comune ignora completamente le esigenze della città, sono due anni che diciamo di non togliere parcheggi e, anziché ricavarne di nuovi, bocciano operazioni lungimiranti come quella dell’autosilo in viale Varese». E ancora: «Continuano a togliere posti o a trasformarli in gialli non capendo che in città non ci sono solo i residenti. Questo modo di agire non è condivisibile, non c’è nemmeno un piano organico della sosta. Si vantano di avere buoni rapporti con le associazioni: noi non andiamo con il forcone, ma non possiamo non evidenziare il menefreghismo con cui vengono considerate le nostre richieste».

Il sindaco Mario Lucini ribatte a muso duro a Primavesi dicendo che per il Valmulini (costantemente vuoto) «si è adottato il metodo seguito per i tifosi ospiti e sono stati messi cartelli che, dall’uscita dell’autostrada, portano lì e che indicano l’offerta per la sosta».

Il primo cittadino rispedisce al mittente anche le accuse della non esistenza di un piano della sosta. «Dire che non c’è una politica della sosta - spiega - è un’affermazione contestabile perché sono state fatte scelte importanti con effetti positivi anche per i commercianti. Di fatto Como sta diventando più vivibile, più vissuta e più accessibile. Non è vero che stiamo togliendo parcheggi, ma dove possibile ne stiamo aggiungendo».

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