Como, coraggio e fantasia per i playoff (foirse lontani solo due punti)

Analisi C’è qualcosa di incompiuto, in questo Como. Come se la faccia migliore della squadra si vedesse solo a tratti

C’è qualcosa di incompiuto, in questo Como. Come se la faccia migliore della squadra si vedesse solo a tratti, come se il potenziale fosse superiore. Lo dicono le ultime partite, che sono state lo specchio di tutta la stagione azzurra. Partite dall’andamento bifronte: una fase spumeggiante, divertente, aggressiva, efficace; e una fase più prudente, con il freno a mano tirato, attendista.

Prendiamo Como-Genoa: primo tempo in difficoltà, anche scontata contro quella che forse è la squadra più forte del campionato, e secondo tempo veemente, aggressivo, roboante. Prendiamo Bari-Como: primo tempo perfetto, forse la migliore prestazione del Como, occupazione degli spazi eccezionale, dinamismo e inventiva, poi un calo anche in parte imposto dagli avversari. Prendiamo Como-Ascoli, che per certi versi è l’esempio più clamoroso. Perché una partita ingessata, peraltro nella quale il Como aveva saputo anche essere pericoloso, è diventata entusiasmante e spumeggiante negli ultimi 20 minuti, quando gli azzurri hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, anche (e soprattutto) grazie all’ingresso di Parigini-Chajia-Blanco. Conoscendo Wise, è quello il Como che il Ceo vuole.

Ma le ragioni di questa doppia faccia, sono tutte nella spiegazione che fa Longo della situazione, a ogni conferenza stampa: finché il Como non sarà salvo, non abbandonerà mai la certezza di un equilibrio tattico affidabile, anche a costo di perdere qualcosa in brillantezza. Perché se l’esterno destro lo fa Vignali o Parigini, o se l’uomo dietro le punte lo fa Iovine o Da Cunha, le cose cambiano. Detto questo, la meraviglia di certe giocate viste nel finale di gara con l’Ascoli (due rigori conquistati e una traversa in un crescendo di azioni) resta lì come un promemoria. E chissà che lunedì qualcuno di questi piedi buoni non venga schierato dall’inizio.

Anche perché, a sentire i bene informati, la Reggina potrebbe arrivare a 7 punti di penalità (tra 15 giorni) , il che avvicinerebbe il Como ai playoff: in quel caso, sarebbero solo due i punti a sperare gli azzurri dal gruppo delle elette, e Como-Palermo diventerebbe uno scontro diretto vero e proprio. Uno scontro diretto da affrontare con prudenza ed equilibrio o con coraggio e spregiudicatezza? Domanda molto difficile. A Longo la risposta.

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