Liceo artistico al Volta
Un’idea che non piace a tutti

Francesco Cappelletti del liceo Melotti di Cantù «Ruberebbero gli studenti a noi»

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Un liceo artistico per rafforzare l’offerta didattica del Volta. Affiancare l’arte al greco e al latino è un’ipotesi che fa discutere.

Secondo il Melotti di Cantù - unico liceo artistico pubblico della provincia - non ci sarebbero i numeri, per le università cittadine invece è giusto dare spazio alla vocazione artistica di Como.

Al classico Volta, dopo anni di declino, quest’anno si registra una lieve inversione di tendenza: gli iscritti sono 120 contro i 106 dell’anno scorso, se si diplomeranno tutti i 118 maturandi il bilancio è positivo. Comunque il prossimo settembre in via Cesare Cantù ci saranno 580 studenti, ancora sotto la soglia dei 600 prevista dal ministero per avere un proprio dirigente scolastico e non perdere in futuro l’autonomia.

Un’offerta che manca

Da qui l’idea di aprire all’arte, perfino il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti non rifiuta l’ipotesi. In città del resto non ci sono licei artistici statali, tra le scuole paritarie l’offerta è presente al Casnati e alla Michelangelo. Per trovare un artistico statale bisogna spostarsi a Cantù, al Melotti. Così ragiona il dirigente scolastico del liceo canturino Francesco Cappelletti: «Non riuscirebbero ad avere i numeri al Volta per aprire una sezione di liceo artistico».

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