Documentario sul lago
Solo con riprese aeree

Fotografo, giornalista e ambientalista, il francese Arthus-Bertrand lavora soltanto in volo

In questi giorni chi era a Como non ha potuto non notare delle strane evoluzioni di elicotteri. Come domenica pomeriggio, quando un velivolo è rimasto fisso per parecchio tempo sopra la diga foranea. A bordo il fotografo, giornalista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, che sta realizzando un documentario con la sua troupe.

Il materiale sarà utilizzato per il video “Il Lago di Como visto da Yann Arthus-Bertrand” che verrà proiettato in anteprima mondiale giovedì 18 giugno alle 19 al Teatro Sociale (ingresso libero).

Il progetto, promosso da Gerolamo Saibene e il team di TedxLakeComo, ha l’obiettivo di dotare il lago di un racconto del suo paesaggio realizzato da un filmmaker di fama internazionale. «Mi piaceva che fosse un esperto di bellezza a sottolineare quanto sia bello il nostro lago - spiega Saibene - Spero che questa ulteriore testimonianza serva a far diventare tutti più consapevoli della responsabilità che abbiamo nel tenerlo da conto per le generazioni future». Non un semplice documentario, quindi, ma una vera rappresentazione di ciò che entra negli occhi di uno spettatore a cui è data l’opportunità di osservare il Lario da una prospettiva diversa. Bertrand, infatti, è un regista noto in tutto il mondo per le riprese aeree e ha realizzato un inventario dei paesaggi più belli del mondo, da elicotteri o mongolfiere.

Il documentario di una ventina di minuti, a metà tra il cortometraggio e lo spot promozionale, sarà disponibile su Vimeo e su Youtube subito dopo l’anteprima e sarà utilizzabile liberamente da tutti. Il video sarà accompagnato solo dalla musica, senza parole, in modo da lasciare libero spazio alle emozioni. «È un posto fantastico e voglio riprodurlo esattamente com’è - spiega Bertrand - ho sorvolato luoghi bellissimi, paesi molto piccoli e immersi nel nulla, che per essere catturati comportano l’uso di attrezzature molto sofisticate e anche parecchie difficoltà di ripresa. Ma quello che conta è parlare con la telecamera. È la prima volta in assoluto che vengo qui e sono stato veramente incantato dall’avere l’opportunità di girare un film sul Lago di Como».

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