«È doveroso verificare
cosa c’è sotto lo stadio»

I misteri del Sinigaglia: Parla il professor Chiò, consulente di Guariniello nell’inchiesta sulla Sla. «Il filone chiave sono i fertilizzanti. Attenzione ai campi d’allenamento» Il video

«Nelle persone che hanno avuto contatti prolungati con metalli la Sla ha un’incidenza superiore alla media. Pertanto, visto che si ipotizza la presenza di scorie derivanti dalla lavorazione dell’acciaio sotto al prato del “Sinigaglia”, mi sembra opportuno fare dei controlli». Il professor Adriano Chiò dirige il «Centro Sla» del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino. È uno dei massimi esperti italiani di sclerosi laterale amiotrofica ed è, soprattutto, consulente del magistrato torinese Raffaele Guariniello, che da anni indaga sulle cause di questa terribile malattia e sui possibili legami con il mondo del calcio. Autore di uno studio che ha preso in considerazione tutti i calciatori che abbiano giocato almeno una partita ufficiale tra il 1970 e il 2002 (in totale oltre settemila), Chiò non nasconde di considerare «doverosi» i controlli sul sottosuolo dello stadio Sinigaglia.

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