Frana: Regina chiusa
almeno fino a giovedì

Valsolda, l'Anas: "Non è per ora possibile indicare i termini del ripristino della normale circolazione veicolare". E la galleria è pronta ma non percorribile

VALSOLDA La situazione in cui ci si imbatteva martedì mattina salendo lungo la strada di Castello era più eloquente di qualsiasi spiegazione: un ammasso di detriti rocciosi, con massi fino a dieci quintali di peso, sulla carreggiata, con la ringhiera di protezione piegata fino al livello della strada; un ampio varco apertosi dai detriti fra la boscaglia lasciava intravedere grossi massi ancora in posizione precaria sul versante a monte e si perdeva a valle, fra grossi tronchi tranciati, fino al centro abitato, qualche centinaio di metri sotto, dove lunedì l’abitazione della famiglia Marzani è stata tranciata dalla frana. Le previsioni di ripristino della normalità non sono a immediata scadenza: la statale Regina collegamento di vitale importanza per le centinaia di lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano il confine, rimarrà sicuramente chiusa anche mercoledì: giovedì i geologi dell’Anas effettueranno un sopralluogo per verificare la situazione a monte, dove già ieri i vigili del fuoco sono intervenuti per eliminare i principali ulteriori rischi di frana, ma come riferisce l’ufficio stampa dell’ente strade, «non è per ora possibile indicare i termini del ripristino della normale circolazione veicolare e molto dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche dei prossimi giorni». Impensabile, stando sempre a quanto riferisce l’Anas, pensare di utilizzare in via provvisoria il tunnel di variante, che sarebbe già percorribile ma non è collaudato.

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