Frana sventra una casa:
in cinque salvi per miracolo

E' accaduto a Valsolda, nella frazione di San Mamete: un masso enorme si è staccato dalla montagna è ha sfondato i muri di una casa per poi precipitare sulla Regina: strada chiusa

VALSOLDA - Un sasso enorme, di almeno due metri cubi, si è staccato dalla parete rocciosa e nella sua corsa folle di oltre un chilometro ha sfondato una casa con all’interno cinque persone rimaste miracolosamente illese ed è finito poi nel lago, dopo aver "saltato" la statale Regina.
Ha dell’incredibile quanto accaduto lunedì, qualche minuto dopo le 13, in frazione San Mamete di Valsolda dove un’imponente frana, che si è staccata dalla montagna in località Castello, si è abbattuta lasciando una striscia di danni ma, fortunatamente, non di sangue. Il masso più grosso ha infatti sventrato il lato disabitato della casa della famiglia Marzani, che si trovava riunita in cucina per il pranzo: cinque persone, autentiche miracolate. Il masso ha sventrato la camera da letto e la cucina del lato della casa del cognato dei Marzani, che da anni abita in Sardegna, per poi finire il suo volo nel lago Ceresio, "saltando" la statale Regina e sfondando il tetto di una darsena.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale della Croce rossa di Valsolda e i carabinieri di Porlezza: tutti hanno potuto tirare un grosso sospiro di sollievo quando hanno visto i componenti della famiglia di Lanfranco Marzani, nonno, nonna, figlio, figlia e nipote uscire sani e salvi dalla casa che presentava gli evidenti segni del passaggio del masso. Tutti e cinque comprensibilmente sotto choc ma comunque contenti di poter raccontare questa loro incredibile esperienza.
La macchina dei soccorsi si è quindi messa in moto e, mentre i vigili del fuoco, di concerto con la prefettura e il comune di Valsolda, hanno effettuato un sopralluogo con l’elicottero, i carabinieri hanno chiuso la statale Regina e il valico di Oria Valsolda. Da quanto è emerso, alcuni massi della frana si trovano ancora a monte, appoggiati su alcune piante e vanno quindi rimossi. Un pericolo che ha costretto, oltre alla chiusura da parte dell’Anas della statale, anche a sgomberare l’abitazione dei Marzani e le persone che si trovavano all’Hotel Mimosa: in tutto una quindicina di persone.

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