Il basket (in salute) dopo gli anni di Covid

Il fenomeno Borghi Fip: «Possiamo essere soddisfatti: abbiamo numerose società che si danno da fare». «Il minibasket ha ripreso a pieno regime, soffre solo la fascia Under 13. La fuga verso Uisp e Csi? Da spiegare»

Tutto sommato il movimento cestistico comasco gode di buona salute. Dopo essere stato messo a durissima prova dal Covid (soprattutto il settore minibasket), a causa dello stop prolungato per gli sport di contatto al chiuso, dall’anno scorso l’attività è in ripresa.

Lo afferma Franco Borghi, presidente del Comitato Provinciale di Como della Fip. «Come iscrizioni delle squadre siamo ai livelli della stagione passata, mentre rispetto al 2019 si registra ancora un calo. Chi però ha saputo superare la fase Covid è rimasto e ha mantenuto i numeri – dice Borghi -. Qualcun altro invece ha sofferto e ha quasi chiuso: penso all’Inverigo, che però adesso ha ripreso con rinnovato entusiasmo per cercare far ripartire le giovanili. Possiamo essere soddisfatti: abbiamo numerose società che si danno da fare».

Situazione

Fra i 42 club comaschi affiliati alla Fip, ci sono realtà molto attive come Cantù, Cucciago (9 squadre ciascuna), Cermenate, Erba e Mariano (8). E invece piazze in depressione come Cadorago, Lomazzo (1 senior e 0 giovanili), Rovello, Senna e Tavernerio (2).

«Quello che però sto vedendo ultimamente è che diverse società cercano di organizzarsi a livello quantitativo ma anche qualitativo: Cermenate è quella che spicca, ma anche altre sono molto propositive. Sono società che si stanno organizzando bene, cercando innanzitutto di creare un gruppo dirigenziale e tecnico. E’ la strada giusta».

In realtà dai dati Fip esula una migrazione di squadre verso Uisp e Csi sempre più significativa. Alcune società fanno perfino metà attività fuori dalla Fip. «E’ vero ma credo che soprattutto nel maschile sia dovuto alla scelta, nel caso di organici molto ampi, di fare il doppio campionato. Mentre nei senior vanno su tornei più ludici. Comunque è un aspetto che abbiamo ben presente».

Invece spicca qualche numero in crescita nel minibasket: un fattore fondamentale. «Il minibasket ha ripreso a pieno regime. Le società iscritte sono quasi invariate, ma ce ne sono altre che svolgono attività pur non partecipando ai trofei. Addirittura negli Esordienti siamo passati da cinque squadre post Covid, alle attuali quindici. Di riflesso per i postumi della pandemia, le Under 13 quest’anno sono soltanto otto. In primavera riprenderemo le feste provinciali o interprovinciali con Lecco».

Salute

Chi è in ottima salute è la sezione arbitri. «Dal corso sono usciti 39 nuovi fischietti. Numericamente siamo messi bene nelle categorie giovanili, mentre c’è qualche carenza nei campionati senior perché abbiamo parecchi buoni prospetti, ma devono ovviamente fare esperienza e crescere d’età. Bene anche i 14 nuovi allievi allenatori».

Se Como si confronta con i vicini di casa, il movimento di Lecco è in sofferenza ma quello di Varese è sempre un gradino sopra. «Varese ha più numeri perché ha un bacino di società molto maggiore. Io però a inizio anno ho avuto un report sulle società in attività, e in percentuale siamo in linea. I problemi che abbiamo noi sono quelli che hanno anche le altre province».

© RIPRODUZIONE RISERVATA