«Il buon teatro è gioco». Lezione di Servillo ai ragazzi della Cometa

L’attore per la prima volta nella scuola comasca

I ragazzi di Cometa a lezione di teatro che diventa anche una grande esperienza di vita grazie alla testimonianza di un artista che il mondo ci invidia: non è un’esagerazione per parlare di Toni Servillo, giunto a Como ieri mattina per incontrare una realtà che non manca di lasciare a bocca aperta gli ospiti illustri che vi si recano in visita.

«Non conoscevo questo luogo – afferma l’attore – Lo sto visitando ora e sono affascinato. Poi mi dicono che questi giovani imparano facendo, il che li avvicina molto al mestiere dell’attore. Mi piace incontrare gli studenti: la considero un’attività parallela a quella del palcoscenico perché ritengo che svolgere una professione che ti mette a confronto con il pubblico implichi anche certe responsabilità».

La grande popolarità di Servillo, come ricorda anche Luca Doninelli, motore primo di questo momento in un’aula magna gremita, è arrivata grazie al cinema, grazie ai film di Mario Martone, prima, e ai quattro film girati, finora, con Paolo Sorrentino: “L’uomo in più”, “Le conseguenze dell’amore”, “Il divo” e “La grande bellezza”, in un crescendo di consensi fino al Premio Oscar per il miglior film straniero assegnato all’ultimo lungometraggio. Ma Servillo si considera assolutamente uomo di teatro: «Gli ho dedicato e gli dedico gran parte della mia vita, mentre il cinema, che mi appassiona, richiede un impegno più saltuario».

Servizio su La Provincia in edicola sabato 18 aprile 2015

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