«Il Comune non mi paga
Licenzio i dipendenti»

L’artigiano Cetti: «Aspetto da quattro anni, ho dovuto lasciare due a casa. Finalmente i soldi»

Ci sono imprese che vantano crediti dal 2001, Palazzo Cernezzi ora salda i debiti fino al 2012

Il debito più vecchio, ironia della sorte, riguarda un altro ente pubblico: l’Amministrazione provinciale. Risale addirittura al 2001 e ammonta a poco meno di 600 euro. Cifre ben diverse quelle attese da tanti piccoli imprenditori e artigiani comaschi, c’è infatti chi vanta crediti per un totale di 205mila euro e chi aspetta da anni 237.198 euro.

Ora, però, il Comune paga. L’amministrazione ha fatto scattare una maxi operazione che sta impegnando senza sosta la Ragioneria (in prima linea il dirigente Raffaele Buononato con l’assessore Giulia Pusterla) e buona parte dell’Ufficio tecnico, sotto la guida di Antonio Ferro. L’obiettivo è quello di pagare tutti i debiti contratti dall’ente fino al 31 dicembre dell’anno scorso. E così chi ha lavorato per Palazzo Cernezzi può finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Certo, l’attesa durata anni ha creato più di un problema alle imprese, come conferma l’ex presidente di Confartigianato Cornelio Cetti (ha una ditta che si occupa di decorazione e imbiancature): «Magari non sembrano somme elevate, ma per il Comune ho fatto un lavoretto da 40mila euro di qua, 20mila di là. Ho indietro conti del 2009. E non incassare nulla per noi piccoli è un grosso problema. Complici i ritardi nei pagamenti e la crisi che ha colpito tutti, sono stato costretto a licenziare due persone, una era con me da 20 anni e l’altra da 18»

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