Il fiscalista non frodò l’erario
Corbella prosciolto dal giudice

Era finito sotto inchiesta dopo la denuncia di una ex collaboratrice

La sentenza in udienza preliminare 7 anni dopo l’avvio dell’inchiesta

Como

Sette anni di inchiesta, quattro udienze, migliaia di pagine tra accusa e difesa per giungere, ieri mattina, al proscioglimento richiesto dallo stesso pubblico ministero.

Luigi Corbella, commercialista comasco molto noto in città, già in quota An e Pdl, già alla guida del collegio sindacale di Villa Erba, della Como Servizi Urbani e della Canturina servizi, è stato prosciolto dall’accusa di aver frodato il fisco - nel 2007 - attraverso alcune fatture considerate (almeno fino a ieri) false dalla procura cittadina e dalla guardia di finanza.

L’intera vicenda aveva preso il via dopo che Piera Galli, una libera professionista, ha denunciato il commercialista con studio in via Recchi a Como accusandolo di aver emesso false fatture a lei intestate per un valore complessivo di 50mila euro, fatture che - nell’ipotesi accusatorie - sarebbero servite per alleggerire la pressione fiscale a carico dello stesso Luigi Corbella, ma che sarebbero state riferite a operazioni inesistenti.

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