Homepage / Como città
Sabato 02 Aprile 2011
Insulti tra Rapinese e Iantorno
E in consiglio si sfiora la rissa
Insulti e rissa sfiorata in consiglio comunale. Nella tarda serata di giovedì, dopo un voto che aveva sancito il no alla prosecuzione della seduta oltre mezzanotte, il consigliere del gruppo misto Alessandro Rapinese ha preso la parola per criticare gli esponenti di minoranza che avevano bocciato la proposta. Ed è finita quasi in rissa
Rapinese esordisce così: «Visto che il consigliere Iantorno ha detto che questa è una delibera abbastanza “importande”, sono anch'io assolutamente certo che sia molto “importande” e di conseguenza avrei finito di discuterla stasera. Non posso che esprimere il mio rammarico per il fatto di avere dei compagni di minoranza che si prestano a questa tipologia di giochi, quando le cose sono “importandi”». Iantorno inizia ad urlare all'indirizzo di Rapinese: «Stupido! Ignorante, cretino e stupido!». Poi si rivolge al presidente del consiglio Mario Pastore: «Per favore lo richiami, se no lo denuncio, ‘sto cretino». Ma Pastore replica: «No, non devo richiamarlo perché non ha mancato di rispetto a nessuno come invece sta facendo lei, consigliere Iantorno». L'esponente del Pd rincara la dose: «Questo è un cretino, buffone e cretino. Se lo fa la prossima volta, lo picchio». L'incredibile siparietto prosegue. «Rapinese vada avanti, le chiedo di non rispondere alle provocazioni», dice Pastore. «Non rispondo - riprende Rapinese - a nessuna provocazione. Domani sentirò le registrazioni di quello che ha detto questo signore». Poi torna a usare il termine “importande”: «Quello che mi auguro - dice - è che, siccome c'è un intervento molto “importande”, mi chiarisca in cosa consiste il momento di riflessione che hanno chiesto, visto che parliamo di una delibera di tre righe scritte in italiano e che trovo molto “importandi”». Rapinese chiude qui l'intervento. Iantorno insiste e arriva a dire: «Stai attento con me, con me hai finito di campare!». Pastore lo attacca: «Ha sbagliato, consigliere Iantorno, ha sbagliato solo lei. Forse qualcuno ha smanie di protagonismo particolari e vuole andare ancora a Striscia la notizia». Il consiglio termina nel caos assoluto e nei corridoi di Palazzo Cernezzi va in scena un ulteriore scontro verbale tra Iantorno e lo stesso Pastore.
E pensare che la prima parte della serata era stata tranquillissima, come dimostra l'approvazione all'unanimità una mozione di Pd e Per Como che impegna sindaco e giunta ad attivarsi per trovare una soluzione al problema dei miasmi provenienti dall'impianto di Comodepur e ad informare il consiglio entro 60 giorni sulle «iniziative intraprese». Il sindaco, Stefano Bruni, aveva ricordato quanto già fatto sul tema: «Ci sono state indagini molto approfondite e uno studio sulla possibilità del trasferimento in caverna, operazione che costerebbe 120 milioni di euro. Mentre l'ipotesi della copertura comporta la necessità di modificare tutto l'attuale sistema di depurazione e servirebbero 50 milioni». Era stato trovato un accordo anche sul calendario delle sedute da convocare per la discussione del bilancio: il consiglio si riunirà 6 volte nelle prossime due settimane (6, 7, 11, 12 e 14 aprile). Perplessità sono state espresse solo da Autonomia liberale per Como, che avrebbe preferito un'unica seduta fiume, dalle 10 a mezzanotte.
Michele Sada
© RIPRODUZIONE RISERVATA