La denuncia dei commercianti
«Ci multano con Google maps»

Tassa sula pubblicità, l’attacco di Primavesi: «Lo ha ammesso il Comune, insieme ai primi errori». «Gia in duecento si sono rivolti a noi per contestare le sanzioni dell’esattore Ica»

«Il Comune ha ammesso gli errori, ma la cosa assurda è che commercianti e esercenti sono stati multati per immagini estratte da Google maps e per fotografie scattate a distanza».

Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio non nasconde l’amarezza per il pasticcio sulla tassa della pubblicità, alla luce delle novità relative ai metodi utilizzati dai funzionari Ica srl, società incaricata da Palazzo Cernezzi - a partire dal 1° gennaio di quest’anno - di accertare e riscuotere l’imposta. E sarebbe l’utilizzo dello strumento di immagini satellitari via web che avrebbe fatto sorgere ulteriori dubbi sulla veridicità delle sanzioni inviate, ma che spiegherebbe le multe per esposizioni pubblicitarie temporanee non presenti alla data di avvio di incarico della stessa Ica.

Proprio le fotografie utilizzate dai funzionari per sanzionare commercianti e esercenti al centro di un incontro che si è tenuto mercoledì tra le associazioni di categoria, il sindaco Mario Lucini e gli assessori Giulia Pusterla e Gisella Introzzi.

«Il pasticcio è così evidente che anche il Comune ha dovuto ammettere gli errori».

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