L’incubo degli autotrasportatori
«Costretti a rifiutare il lavoro»

Numero di automezzi e personale sono diminuiti per una crisi che costringe gli autotrasportatori comaschi a selezionare i servizi come non hanno mai fatto fino a un paio di anni fa.

Numero di automezzi e personale sono diminuiti per una crisi che costringe gli autotrasportatori comaschi a selezionare i servizi come non hanno mai fatto fino a un paio di anni fa.

Scelte che stanno aprendo il campo alla concorrenza delle aziende dell’Est Europa.

Anche per i trasportatori comaschi, come per aziende di altri settori, una via d’uscita dalla crisi sta nell’allargare l’orizzonte di attività sull’estero, anche se, complice il calo dei consumi italiani, sempre più spesso i viaggi richiesti verso Paesi europei sono per camion carichi di sola andata.

Si tratta di consegne che fino a qualche anno fa i trasportatori locali accettavano mettendo in conto un po’ di perdita sul ritorno a camion vuoto, ma alle quali ora sono costretti a rinunciare.

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