Longo: «Como, servono cuore e testa»

Intervista «Una partita delicata, difficile. Una partita particolare perché il risultato in ballo conta per tutte e due le squadre»

La camicia di jeans attillata mette in risalto il fisico da atleta di Moreno Longo. L’allenatore del Como ci tiene molto alla forma fisica perché è indice di attenzione, concentrazione, ordine. Insomma. Longo si presenta all’appuntamento decisivo della stagione, la partita con la Ternana di sabato, tirato come un archetto, come se si fosse allenato anche lui con i suoi giocatori. Un modo per affrontare l’impegno con massima dedizione.

Mister, che partita sarà?

Una partita delicata, difficile. Una partita particolare perché il risultato in ballo conta per tutte e due le squadre.

Che Ternana si aspetta?

Mah, molti potrebbero essere confusi dagli ultimi risultati, ma la Ternana è una signora squadra ricca di elementi che hanno qualità. Una partita da prendere con la massima attenzione. La vittoria dell’andata? Già dimenticata.

Che atteggiamento si aspetta dai suoi giocatori?

Questa è una di quelle partite in cui serve il cuore ma anche la testa. Dobbiamo fare attenzione a ogni aspetto della partita, fare le cose giuste al momento giusto, indovinare le scelte.

Potrebbe essere il momento di Chajia dall’inizio? Quando entra lui le difese avversarie sembrano più preoccupate. Con lui è un altro Como. Non è il caso di provare a partire con lui?

Purtroppo voi lo vedete negli scampoli di partita, mentre io lo vedo tutta la settimana. E vi devo dire che Moutir non è ancora pronto a giocare dal primo minuto. Perché vorrebbe dire perdere un cambio. In questo momento va bene inserirlo a partita iniziata quando le energie sul campo sono un po’ calate, in quella situazione può essere molto efficace. Secondo voi se io potessi schierare uno come Chajia dall’inizio, non lo schiererei?

Cerri come sta? E Fabregas?

Stanno bene, sono tra i disponibili, dunque a disposizione. Come stava Cerri a Reggio? Bene anche lì (sottointeso, l’esclusione è stata una scelta tecnica, ndr). Purtroppo invece si è fermato di nuovo Baselli, che ha avuto un altro guaio e probabilmente non sarà convocabile.

Dopo Reggio, nell’analisi della partita, avete concluso che siete stati sfortunati o che qualcosa non ha funzionato?

La prestazione c’è stata e come avete detto voi, in alcune occasione siamo stati condannati da questioni di centimetri. Non solo nelle occasioni contestate, ma anche nell’occasione che ha avuto Gabrielloni, che era un rigore in movimento. Detto questo, qualcosa non ha funzionato, se no non perdi. Abbiamo regalato un paio di palloni letali, disattenzioni individuali che hanno avuto un peso.

Contento della conferma arrivata da Wise?

Fa piacere. Significa che è stato apprezzato il valore del lavoro effettuato. Sono contento. Detto questo, tutte le valutazioni le farei a fine campionato e a traguardo conquistato. Siamo ancora in una situazione aperta.

Lo scorso anno lei è stato protagonista di una retrocessione rocambolesca, con due giornate da incubo e risultati pazzeschi sugli altri campi. Ha toccato ferro?

No, non ho toccato ferro, tanto non serve a nulla. Evito di ripensarci, quello che è stato è stato. Certo, non ci aspettavamo che qualcuno giocasse i tempi supplementari.... Noi non abbiamo avuto questa chance.

A Reggio si è visto un 3-4-3, e un 4-3-3 in fase di non possesso...

Non ho ancora deciso nulla. Vedremo. Posso fare una domanda io? Come è andata la prevendita?

Procede.

Bene, speriamo che ci sia un bel tifo e lo stadio pieno.

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