Longo:«Dobbiamo imparare a chiudere le partite»

Intervista Della partita contro il Perugia mi è piaciuta la predisposizione della squadra a giocare con anima le fasi sporche della partita,

Moreno Longo si appresta ad affrontare a seconda trasferta della sua vita azzurra. Uno sguardo alla partita con il Perugia, ma soprattutto la voglia di guardare avanti.

Mister, che avversario è il Modena?

Una squadra che arriva da due vittorie consecutive e che è allenata da un anno e mezzo dallo stesso allenatore. Una squadra che ha dei valori, non sarà una partita facile.

Sono attesi 800 tifosi al seguito della squadra. Un buon numero.

Questo ci darà senza dubbio una mano. E’ bello vedere la risposta dei tifosi, noi giochiamo per noi stessi e per la nostra professionalità, ma anche per la gente e questo senso di appartenenza non può che fare bene a tutto l’ambiente.

Cosa le è piaciuto e cosa no, della partita con il Perugia?

Di solito guardo poco il passato, preferisco guardare avanti. Il passato è passato. Della partita contro il Perugia mi è piaciuta la predisposizione della squadra a giocare con anima le fasi sporche della partita, che in questa categoria sono parecchie. Dove dobbiamo migliorare è sulla capacità e sulla volontà di chiudere la partita, perché l’1-0 può essere insidioso. Ci vuole più rabbia e più ferocia. Ma ci stiamo lavorando.

Nel nuovo scacchiere, Blanco è quello che si è adattato di più ai nuovi compiti, passando da esterno a mezzala.

Blanco può essere utile anche lì, crea dinamismo.

Mentre Chajia non è ancora pronto per partire dall’inizio. Ma quando sarà pronto, bisognerà cambiare modulo per lui?

Stiamo piano piano lavorando per mettere alle spalle il suo infortunio e perché possa avere un minutaggio più importante. Non credo che serva cambiare modulo per lui, perché già in questo scacchiere vedo due ruoli adatti a lui: l’uomo dietro le punte o la seconda punta.

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