«Non svelerò i redditi
e non mi dimetto»

Pusterla: «Conseguenze spiacevoli l’anno scorso»

«Alla gente non deve interessare, guardino i fatti»

Giulia Pusterla non cambia idea. L’assessore comunale al Bilancio e alle Politiche finanziarie ieri ha ribadito che non ha intenzione di rendere noti redditi, partecipazioni azionarie e beni di proprietà, sebbene la pubblicazione online sia obbligatoria per legge.

Tutti i suoi colleghi di giunta e tutti i consiglieri l’hanno fatto. Lei no e ora è finita al centro delle polemiche. Inoltre, rischia una sanzione fino a 10mila euro.

L’anno scorso aveva reso noto regolarmente il reddito 2011 (346.773 euro), perché ora ha fatto questa scelta? «Il motivo è legato proprio a quanto è accaduto un anno fa - risponde Pusterla, commercialista nota e stimata non solo a Como - Ho subìto un’attenzione morbosa da parte dei giornali, sono stata sbattuta in prima pagina e ancora oggi, se si digita su Internet il mio nome, esce tra i primi risultati l’articolo di un sito che mi definisce “Paperon de Paperoni”. L’approccio sbagliato da parte di media mi ha causato spiacevoli conseguenze. Di che tipo? Non entro nel dettaglio. Ma credo che alla gente non debba interessare il mio reddito, quindi non ritengo giusto darlo. I cittadini comaschi dovrebbero valutarmi per altre cose, guardino i risultati e mi giudichino per quello che faccio o non faccio, non per i soldi frutto del mio lavoro».

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