Scuola a Como
Alunni senza prof

In città a meno di un mese dall’inizio delle lezioni le cattedre non sono ancora state assegnate

Oltre 50 docenti abilitati senza posto, il Ministero non sblocca le immissioni in ruolo

Como

La scuola riparte il 12 settembre, ma ancora non si sa chi insegnerà dove.

Da Roma non giungono nuove sulle immissioni e il corpo docenti, che a Como e provincia conta 6mila lavoratori, non ha passato un tranquillo Ferragosto. L’ufficio scolastico comasco ha stilato un calendario di massima per concludere tutte le operazioni di nomina entro il 31 agosto, ma senza il via del ministero tutto rischia di slittare, l’anno scorso le lezioni erano iniziate quando ancora ai tanti precari non erano state assegnate le cattedre.

Sale l’ansia anche per chi ha appena acquisito l’abilitazione tramite tfa (il tirocinio formativo attivo che permette di ottenere l’abilitazione all’insegnamento, ndr) ordinario, nel Comasco ci sono una cinquantina di insegnanti appena promossi e senza posto.

Salvatore Ponticelli vorrebbe insegnare qui chimica e racconta: «Ho fatto il concorso, ho superato tre esami, impiegato tempo, energie e 2500 euro. Nella mia materia per altro c’è carenza di docenti a Como.

«Ma chi come me ha conquistato questa abilitazione è congelato, fermo, è escluso dalle graduatorie e non può nemmeno fare le supplenze».

Nuovi docenti al palo

Si tratta di nuovi docenti con una bassa età media, giovani tutti messi al palo, spiega ancora Ponticelli: «Quando le graduatorie riapriranno verremmo scavalcati da tantissimi insegnanti che non hanno fatto come noi il tfa, ma che hanno comunque iniziato a insegnare».

Punti esperienza, graduatorie di istituto, concorsi e ricorsi, tfa ordinari e straordinari, per riuscire a lavorare nel mondo della scuola occorre districarsi in una selva troppo intricata.

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