1 L’Istituto di Setificio Paolo Carcano, in via Castelnuovo, sede che occupa dal 1975. La scuola fu fondata nella seconda metà del XIX secolo 2 Il calorifero caduto al suolo poco prima di Natale 3 Problemi di tenuta degli intonaci e dei controsoffitti si sono già registrati in un recente passato"
title="1 L’Istituto di Setificio Paolo Carcano, in via Castelnuovo, sede che occupa dal 1975. La scuola fu fondata nella seconda metà del XIX secolo 2 Il calorifero caduto al suolo poco prima di Natale 3 Problemi di tenuta degli intonaci e dei controsoffitti si sono già registrati in un recente passato"
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Cronaca / Como città
Martedì 14 Gennaio 2014
«Setificio a pezzi»
Il dossier degli studenti
Edilizia scolastica, raccolta firme al Carcano. I ragazzi: «Caloriferi staccati e aule allagate»
1 L’Istituto di Setificio Paolo Carcano, in via Castelnuovo, sede che occupa dal 1975. La scuola fu fondata nella seconda metà del XIX secolo 2 Il calorifero caduto al suolo poco prima di Natale 3 Problemi di tenuta degli intonaci e dei controsoffitti si sono già registrati in un recente passato"
title="1 L’Istituto di Setificio Paolo Carcano, in via Castelnuovo, sede che occupa dal 1975. La scuola fu fondata nella seconda metà del XIX secolo 2 Il calorifero caduto al suolo poco prima di Natale 3 Problemi di tenuta degli intonaci e dei controsoffitti si sono già registrati in un recente passato"
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Como
Raccolta firme al Setificio: gli studenti aprono il capitolo edilizia scolastica. I quattro rappresentanti degli studenti del Paolo Carcano hanno preparato una relazione su alcuni episodi e incidenti , citano caloriferi caduti dal soffitto e pezzi di intonaco piovuti dal cielo. Ecco cosa scrivono i rappresentanti: «Abbiamo perplessità riguardo la sicurezza dell’edificio. Con questo documento vogliamo dare voce ai tanti studenti che manifestano i nostri stessi dubbi. Nella scuola si sono verificati accadimenti che dimostrano l’effettiva minaccia all’incolumità di chi opera e studia nell’istituto».
Sotto Natale l’episodio più allarmante: «È crollato un calorifero fissato al soffitto di una classe, che ha comportato l’inagibilità dell’aula stessa, l’allagamento di vaste zone dell’istituto e danni al materiali didattico contenuto nelle classi circostanti».
Da un tubo spezzato al secondo piano è defluita tanta acqua da allagare il pian terreno.
In tutti questi episodi per fortuna nessuno si è mai fatto male. Così il dirigente scolastico Roberto Peverelli: «Penso che sia legittimo e comprensibile che i ragazzi e le famiglie chiedano la massima garanzia sulla sicurezza dell’edificio. L’episodio all’impianto termico mostra che possono esserci problemi di tenuta. Ogni sollecitazione non può che fare bene, è partecipazione civile ed è una voce in più oltre alla mia».
Niente allarmismi però: «Detto questo la scuola resta sicura, ho già inoltrato ogni dovuta segnalazione e la Provincia ha lavorato per verificare l’impianto termico e valutare modifiche e interventi».
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