Sindaco e assessore scrivono a Renzi
«Migranti e minori, basta arrivi»

Lucini e Magatti: «A Como 800 profughi, il territorio paga le inefficenze del sistema». Preoccupa la situazione dei minorenni: mancano le risorse perché il Comune se ne faccia carico

Como

Usano la parola «saturazione» il sindaco Mario Lucini e l’assessore ai Servizi Sociali Bruno Magatti per descrivere la situazione in cui si trova la città di Como per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, minori non accompagnati in testa,

In una lettera inviata martedì scorso al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Interno Angelino Alfano (i cui contenuti sono stati resi nota soltanto ieri) il primo cittadino e l’assessore scrivono che «senza idonee scelte politiche la situazione, già attualmente a livello di guardia, potrebbe assumere sviluppi davvero insostenibili» e precisano che «nella sola città di Como (84.495 abitanti), sono attualmente presenti più di 800 richiedenti asilo».

Un capitolo dettagliato della lettera di 4 pagine è dedicato ai minori stranieri non accompagnati. «In questo momento - scrivono - in conseguenza dei nuovi affidamenti legati agli afflussi dei mesi scorsi, i minori affidati al Comune di Como sono 123. Intanto però si assiste a un flusso crescente di arrivi in città (soprattutto di ragazzi eritrei e del Corno d’Africa) e nella struttura provvisoria della prefettura si è arrivati ad averne contemporaneamente ospitati 270. Se, come previsto dalla normativa, tutti costoro dovessero essere poi posti a carico del solo Comune di Como, il numero di minori stranieri affidati all’amministrazione si avvicinerebbe alle 300 unità». Spiegano che per i 123 già ospitati la spesa del 2016 è pari a 2,6 milioni e pongono il tema delle strutture con «la saturazione delle disponibilità di posti nelle comunità per minori» e chiariscono che i Servizi sociali già seguono altri 551 casi di minori affidati (55 quelli comaschi in comunità oltre ai 123 stranieri).

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