Una schiarita per il Lecco: ora spera nella B

Situazione È passata, per ora, la linea del «non si può condannare una squadra che ha tutti i requisiti a posto per un cavillo»

Che il vento sia cambiato sulla vicenda del Lecco in B è evidente a tutti: prima quasi tutte le testate nazionali davano poche chance di iscrizione, mentre dopo l’assemblea di Lega di B, del tutto interlocutoria, sembra che sia tutto risolto. Non è così, ma è chiaro che qualcuno in Lega e in Figc si è messo la mano sul cuore. E sui regolamenti. È passata, per ora, la linea del «non si può condannare una squadra che ha tutti i requisiti a posto per un cavillo». Ma già entro il 30 potrebbe arrivare una doccia fredda. La Covisoc non dovrebbe dare nessuna preoccupazione ai blucelesti. Pagamenti e fidejussione non riserverebbero sorprese. Ma è la Commissione Infrastrutture che potrebbe dire la sua. Innanzitutto sancendo l’inadeguatezza del Rigamonti-Ceppi (anche se mancherebbe la firma del presidente sulla visita fatta a Lecco in sua assenza), e poi affermando che l’offerta di uno stadio complementare non è arrivata completa di tutti i suoi elementi. Ma, in realtà, la Commissione per prima sa benissimo che le carte ci sono tutte, compresa l’istanza fatta in Prefettura che attesta la richiesta di nulla osta. E sa anche che erano arrivate non una ma due Pec che chiedevano il dilazionamento dei termini. Mail che sono state lette in ritardo e sono state “perse” momentaneamente. Non certo a beneficio del Lecco. Se Lecco e Reggina, o solo una delle due, saranno ammesse in B, le altre ricorreranno. Viceversa, se non saranno ammesse, saranno loro a ricorrere. un bel caso. Ma a Lecco ora si spera.COMO

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