Alchimista del segno: la chimica di Moresi

Video Dai camici di lavoro a capispalla ispirati alle diverse fasi della tintura: la stilista ha messo “sottosopra” i canoni dell’invenzione, con un’anima 100% comasca

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Tra le imprenditrici intervistate da “Tess”, nel numero primaverile in edicola (a 4.50 euro + il prezzo del quotidiano) anche Cinzia Moresi, che presenta la collezione di capispalla ispirati, nel nome, nei colori, nella filosofia alle varie fasi della chimica tintoria. In questo modo, viene messo “sottosopra” (parola ispiratrice dell’ultimo numero di “Tess”) il legame tra filo, tessuto e processo tintorio, con il risultato di renderlo protagonista assoluto, anche rispetto alle scelte stilistiche dei capi realizzati.

Alchimista del segno, capace di cogliere i tempi, Moresi ha lasciato la sua impronta anche durante la pandemia. È stata tra i primi stilisti a proporre un aggiornamento del guardaroba a misura dell’emergenza virus, progettando tute leggerissime dalle linee pratiche ma fashion, trasparenti, colorate, fresche ma protettive. Importante il capitolo dei trattamenti chimici eseguiti, che danno la misura “alchemica” di Moresi. Per ogni tipologia di tessuto è stata studiata una ricetta ideale e sono stati fatti relativi test di tenuta ai lavaggi e relativi livelli di protezione. A seconda del tipo di destinazione d’uso del capo, si sono utilizzati prodotti chimici differenti. Per esempio, due diversi tipi di antibatterico: il primo all’argento e il secondo un compound cationico, tutti e due testati sulla pelle. La seconda tecnologia ha applicato al tessuto una idrorepellenza ad alte prestazioni “fluoro free”.

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