Vestire il tessuto e upcycling
Giovani talenti in Accademia

Arte e design Tra i progetti presentati al Premio nel nome di Aldo Galli, dall’Accademia Galli-IED Network di Como due progetti di qualità

All’interno del concorso “Premio Aldo Galli”, organizzato da Accademia di Belle Arti Aldo Galli network IED, con il patrocinio del Comune di Como e in collaborazione con Banca Generali, Fondazione Bonoli e Lario In, la figura di Aldo Galli, uno tra i maggiori esponenti degli astrattisti comaschi, nel suo respiro internazionale, viene collegata, oltre che significativamente con i lavori degli studenti del corso di Pittura di Accademia, anche con le elaborazioni degli studenti del corso di Fashion and Textile Design dell’ Accademia stessa, altrettanto significativamente teso a mostrare la sinergia esistente fra le “Arti” di cui la moda, meglio dire le Mode, non sono figlie di un dio minore. Se non è facile certamente ritrovare il segno rigoroso di Galli nelle opere degli studenti, però se ne riscontra la medesima vigile emozione, la stessa voglia di un percorso progettuale preciso nella delineazione di un concept che unisce corpo, cioè fisicità, materia al pensiero, in un “guardare” che va oltre un superficiale vedere.

Vestire il tessuto ad arte

L’idea è “vestire il tessuto”, a simboleggiare il focus sulla reale essenza materica, evitando l’eccessiva esteriorità che l’oggetto potrebbe suscitare. I foulard, vergati a mano da Chiara Incremona e Giorgia Gardinali, riescono a conservare nel digitale la grazia iniziale di poesia, come i colori, freschi e caramellati i rosa, luminosi i lime, morbidi i turchesi. Sono indicazioni di sensorialità acerbe appena velate dal colore, in un percorso svolto alla fine a porte dischiuse, che ha toccato nudità ancora inespresse, ombreggiate appena di pudore. Il risultato finale è però una trionfale esibizione di tutto colore, come l’esplosione di mille tonalità sovrapposte a mostrare personalità già compiute, senza bisogno, alla fine, più di maschere. La complessità artistica di riferimento di Alice Capelli, come lo spessore materico degli “stracci” di Michelangelo Pistoletto, guidano, ma poi la fresca ispirazione si scioglie dall’imbrigliatura (Si ringraziano: Tessitura Galbiati s.r.l e Palestro Digitale s.r.l).

Arredare con l’upcycling

Coordinata e armoniosa la regia di complementi d’arredo fatta con tessuti di riciclo aziendali (surplus di produzione, pezzi fallati ...) che, cambiando destinazione d’uso, si giustificano e valorizzano. I diversi materiali, di peso e armature diverse, accostati elegantemente, e i colori in camaieu di Alessia Basilico, dal seppiato del legno al verde del fogliame, rispettano tradizioni e usi classici, ma con un piglio contemporaneo negli abbinamenti e una spontaneità naturale nelle ispirazioni orientali, quasi a indicare inclusioni di prodotto oltre che suggestioni di culture. Riferimenti artistici sono modulati, sovrapponibili ad incastro per una composizione a rilievo, di colore oltre che di fili. Alla fine l’estetica pulita ed essenziale del legno grezzo si sposa con la limpidezza del vetro, per significare una moda sempre più trasparente, circolare e sostenibile, quantomai contraria all’uso indiscriminato del superfluo. (Si ringrazia: Colombo Industrie Tessili S. R. L.)

* Marina Nelli, docente, è responsabile del rapporto con le aziende di Accademia Galli - IED Network di Como

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