Ali già promosso dai tecnici
azzurri: «Osservato per Tokyo»

La Torre, direttore tecnico squadre nazionali: «Non è una sorpresa, lo seguiamo da tempo»

«Con una battuta, posso dire di essere contento che Filippo Di Mulo avrà problemi per scegliere il quartetto della 4x100 che cercherà la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2021, e spero di creargliene ancora di più».

Il “concetto” è stato espresso da Antonio Latorre, direttore tecnico delle squadre nazionali di atletica leggera, dopo il meeting di Savona e la prima parte della ripresa dell’attività. Le parole interessano l’atletica comasca, visto che nella disamina entra, in maniera importante, anche Chituru Ali. L’albatese (21 anni), dopo le brillanti esibizioni nella velocità pura, sui 100 metri con il personale di 10”41 e sui 150 con la miglior prestazione italiana della categoria

Promesse in 15”38, è diventato un papabile per essere inserito nella staffetta veloce. L’allievo di coach Daniele Parrilli, è finito sul taccuino del direttore tecnico Latorre e toccherà a Di Mulo, attuale responsabile del settore velocità nelle nazionali, diramare la lista dei convocati per i World Relays in Polonia, i mondiali di staffette in programma l’1-2 maggio 2021, che consegneranno gli ultimi otto pass olimpici. Oltre alle punte di diamante Filippo Tortu e Marcell Jacobs, la velocità ha messo in evidenza Desalu, Lai, Federici e il portacolori del Cus Insubria Varese/Como.

«Che non esce fuori dal nulla ma che seguiamo da tempo», afferma Latorre nell’intervista rilasciata al sito della Federazione. A testimoniare che i vertici azzurri non sono rimasti sorpresi dalle prestazioni in piano dell’albatese, specialista degli ostacoli. Per la staffetta poi non bisogna dimenticare un altro comasco, Federico Cattaneo, che era presente nel quartetto che ha stabilito il record nazionale nel mondiale di Doha. Le parole di Latorre potrebbero cambiare il futuro di Ali, spingendolo a proseguire sul piano? Secondo coach Parrilli no, anche se ovviamente molto dipenderà dalle idee dei vertici federali. Le gare in piano sono state programmate per migliorare la componente velocità e, soprattutto per velocizzare la partenza. Obiettivi pienamente raggiunti, come dimostrano i risultati messi a referto.

«Ma Chituru quando corre “cerca” gli ostacoli e quindi non lascerà la sua specialità - ha detto il tecnico comasco -.L’interesse federale ci fa ovviamente, molto piacere». Latorre dovrà però aspettare almeno un mese prima di rivedere Chituru all’opera. A Savona ha accusato un problema al retto femorale. «Ci può stare e un po’ me l’aspettavo -spiega Parrilli -. La velocità porta a questi inconvenienti, ancor di più in un ostacolista come Chituru. Il riposo e poi potrà riprendere».

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