Cappellini dà l’addio? Forse
La coach polemica: «Noi soli»

Anna e Luca Lanotte dopo i Mondiali di Milano: «Ci prendiamo una pausa di riflessione»

«Perdere per 27/100 è un insulto, ma questo accade perché ci sono federazioni che hanno molto potere e altre meno - dice l’allenatrice milanese -. Ho vinto tutto, dalle Olimpiadi agli Europei, ma ho fatto molto da sola. Abbiamo tanti buoni atleti che dovrebbero essere spalleggiati dalla federazione italiana, invece non accade».

Paola Mezzadri, allenatrice di Anna Cappellini non è andata giù tenera nel commentare il risultato di Anna e Luca Lanotte, suoi pupilli, quarti ai Mondiali di Milano. Il fatto che Anna e Luca siano vicini al ritiro, ha sicuramente accentuato le tensioni attorno alla prestazione della comasca e del suo partner tecnico milanese.

Emozioni positive, anche. Le lacrime a fine esercizio hanno commosso il Forum. Ma che tensioni legate alla giuria. Non è la prima volta quest’anno che Anna e il suo staff non condividono i giudizi in pista. Questa volta si passa dai giudizi per denunciare «una federazione debole».

Adesso scatta il count down per capire cosa faranno Cappellini e Lanotte. All’inizio della stagione avevano lasciato intendere di potersi ritirare, anche perché il pattinaggio ragiona nel metro dei quadrienni olimpici.

Però non è escluso che magari la comasca non decida di continuare. «Per la prima e unica volta nella nostra carriera – ha detto Luca – non eravamo in gara per compiacere i giudici, per raggiungere un determinato punteggio o per conquistare una medaglia. Eravamo qui per regalare e noi stessi e a questo straordinario pubblico le emozioni che abbiano vissuto, ancora più intense di quelle che avremmo potuto immaginare. È stato fantastico e i relativi ricordi ci rimarranno molto più a lungo di qualsiasi importante piazzamento».

Il futuro? «Ci prendiamo una pausa di riflessione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA